Lavori nella Galleria Giovanni XXIII. FdI: “Dal 20 gennaio Roma Nord sprofonderà nel caos”

16 Gen 2020 17:03 - di Redazione

“Dopo le proteste dei cittadini romani per la minacciata chiusura per cinque mesi della galleria Giovanni XXIII, dal Campidoglio una mezza retromarcia c’è stata. I lavori, che partiranno comunque il 20 gennaio, cioè lunedì prossimo, verranno eseguiti anche di notte, riducendo i tempi necessari a trentacinque, quaranta giorni al massimo. E riguarderanno per ora solamente la canna del tunnel che sale verso il Gemelli e la Torrevecchia. Per l’altra metà della galleria se ne riparlerà a luglio, a scuole chiuse e dopo gli europei di calcio”. Lo scrive Sergio Marchi sulla pagina Fb 7Colli. 

“Ma le centinaia di firme raccolte in appena quattro giorni sul territorio dal consigliere di Fdi Massimiliano Pirandola, richiedevano dalla sindaca Raggi e dalla sua giunta ben altro coraggio. Ovvero, di rinviare tutti i lavori alla prossima estate, per non creare quella paralisi del traffico in tutta Roma Nord, di cui adesso anche i rappresentanti istituzionali dei Cinque stelle hanno paura”.

Questa mattina, lo stesso Pirandola e la consigliera FdI di Roma capitale Lavinia Mennuni hanno dato battaglia in Campidoglio. La commissione mobilità che per la maggioranza grillina si è presto trasformata in un autentico psicodramma. Presente l’assessora alle opere pubbliche Meleo, ma assente il suo collega alla mobilità Calabrese. Infatti, voci di corridoio danno come molto irritato per l’intera vicenda, e per non essere stato adeguatamente coinvolto. I lavori, informano in Commissione, sono necessari perché attraverso la galleria Giovanni XXIII passano oltre 7 mila automobili all’ora per ogni senso di marcia nei periodi di punta. E perché in 16 anni su quel tratto di strada si sono verificati oltre 13 mila incidenti.

Galleria Giovanni XXIII: FdI svela gli errori della giunta Raggi

Tutto giusto, ci mancherebbe altro, ma i cittadini chiedevano solamente una programmazione più attenta. Magari evitando la concomitanza con la chiusura per lavori della stazione Metro di Cornelia e aspettando la fine delle scuole. Non era certo chiedere la luna. Invece niente. E municipio scavalcato. Almeno potevate avvisarci con un po’ di anticipo – ha protestato invano il presidente del Consorzio Cortina d’Ampezzo – abbiamo anche noi degli appalti di manutenzione in corso, e adesso dovremo deliberare un fermo lavori. E i ritardi e i danni chi li pagherà, aggiungiamo noi?

Ma le sorprese non finiscono qui. L’appalto per la manutenzione straordinaria del tunnel, che vale circa 5 milioni di euro, comprende il rifacimento dell’illuminazione, dell’asfalto e la sostituzione dei pannelli fonoassorbenti ammalorati. Ignorata però la richiesta di dotare il tratto in galleria di colonnine SOS, indispensabili vista la lunghezza del tracciato. I soldi, per ora, non bastano. Così come non sarà postato un asfalto drenante”.

La beffa dell’autovelox in Galleria

E allora, la maggiore sicurezza come verrà garantita? Dovrebbe bastare “un autovelox”. Come dire, oltre il danno anche la beffa delle multe.

Dal 20 gennaio inizierà per i romani un nuovo calvario. “Via Cortina d’Ampezzo, Via della Camilluccia, Vigna Stelluti e Corso Francia rischiano di scoppiare. Con pesanti ripercussioni fino alla Cassia e alla Trionfale, al Foro italico, alla Torrevecchia e al Gemelli. È proprio il caso di dire, che per Roma l’uscita dal tunnel ancora non si vede”.

Infine, dichiarano in una nota il consigliere comunale Lavinia Mennuni, Federico Guidi Coordinatore del Municipio XIV, Simone Pelosi coordinatore del Municipio II,Giorgio Mori consigliere del Municipio XV, I consiglieri del Municipio XIV Mariani, Oddo, Pirandola,  Marco Visconti, delegato ambiente, i membri dei coordinamenti municipali Casasanta, Ciapparoni, Bedini, dé Medici,Ferraro, Gallucci, Rossi,Veggi, Vinci,  «stona l’asfaltatura  di soli 5 centimetri di asfalto, che temiamo necessiterà tra non troppi anni di  nuovi interventi a fronte di ben 5 milioni di euro complessivi dei lavori. Dunque sarà caos  per Roma nord. Ma non smetteremo in questi giorni di continuare a mobilitarci per farli ragionare e fargli cambiare Idea e per evitare  in extremis di far sprofondare Roma Nord nel caos più assoluto».

Commenti

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  • Giampiero 17 Gennaio 2020

    Prima dell’inizio dei lavori ci saremmo aspettati una valida sistemazione dei percorsi cosiddetti alternativi, con eventuali modifiche della segnaletica orizzontale per riproporzionare la larghezza delle carreggiate di detti percorsi, o finanche di rendere alcune strade a senso unico, in modo da favorire la fluidificazione del traffico nel senso di marcia che sarà maggiormente impegnato. Niente di ciò sembra stato fatto. Tutto ciò comportava troppo impegno ?
    Ci aspettiamo inoltre, almeno dei primi giorni, che scenda in campo una nutrita squadra di vigili urbani e polstrada per far scorrere velocemente il traffico, per impedire soste ove non consentito e per dare chiare indicazioni a chi si ritrova fuori dalle zone conosciute.
    La realtà è che ce la dovremo cavare da soli, con le nostre APP di navigazione stradale. Forse è su di queste che conta il Comune.