Eutanasia, la piccola Tafida è fuori pericolo. Per i medici inglesi doveva morire

8 Gen 2020 17:04 - di Penelope Corrado

“Oggi è un giorno estremamente speciale per noi, perché Tafida è finalmente fuori dalla Rianimazione. Questo significa molto per noi. Vogliamo ringraziare la squadra di medici del Gaslini per essersi presi estremamente cura di Tafida. E un grazie va anche all’opinione pubblica”. Lo ha detto oggi Shelina Begum, la mamma di Tafida Raqeeb. La bimba di 5 anni, lo scorso ottobre era arrivata dal Royal Hospital di Londra. La bambina ha accusato un disturbo prolungato della coscienza, dovuto a un’emorragia. Un versamento provocato da una malformazione vascolare cerebrale. È arrivat quindi all’ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova, dove oggi è stata dimessa dal reparto di Rianimazione.

Le lacrime di gioia della mamma di Tafida

“Vorrei anche dire – ha aggiunto Shelina Begum, durante la conferenza stampa organizzata oggi all’interno dell’ospedale pediatrico genovese – che l’opinione stata espressa dai medici inglesi di fronte all’alta Corte e la prognosi che erano state fatte si sono dimostrate errate, e la prova è la stessa Tafida. Dovremmo essere in grado di darvi buone notizie nei prossimi mesi”.

Dall’Ospedale Gaslini nessuna polemica con i colleghi inglesi

Andrea Moscatelli, direttore del Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrica dell’ospedale Giannina Gaslini di Genova è stato più diplomatico.  “Non possiamo parlare in termini assoluti di una prognosi non corretta – ha spiegato – in questo caso alla fine si è dimostrato che il nostro piano di cura era quello più corretto per la bambina, non perché lo abbiamo detto noi ma perché c’è stata una valutazione collegiale in cui anche l’opinione dei medici inglesi ha avuto la sua importanza, per contribuire a questo risultato”.

La piccola paziente era arrivata a ottobre 2019

La bambina, trasferita a Genova lo scorso 15 ottobre dal Royal Hospital di Londra, è stata trasferita al ‘Guscio dei bimbi’, struttura residenziale del Gaslini per pazienti cronici e inguaribili. L’ingresso prevede il consolidamento della stabilizzazione clinica e la promozione dello svezzamento dalla ventilazione assistita, che è già iniziata. Da quanto spiegato dai medici i prossimi passi a livello clinico prevedono la valutazione dell’appropriatezza dell’apporto nutrizionale e il monitoraggio dello stato neurologico. I genitori della piccola seguiranno un programma di training e l’obiettivo futuro è quello della domiciliazione delle cure”.

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