Spari nella stazione Flaminio della metro: soldatessa trovata morta nei bagni. È suicidio

17 Dic 2019 12:05 - di Redazione
soldatessa suicida alla metro Flaminio foto Ansa

Rumori ovattati. Poi il fragore di uno sparo squarcia il brusio della mattina. Una soldatessa si è suicidata a Roma nella stazione della metropolitana Flaminio. A quanto apprende l’Adnkronos, la militare che era in servizio operativo su Roma, impegnata nell’operazione Strade Sicure, si sarebbe uccisa con l’arma in dotazione.

Sparo nella metro Flaminio: soldatessa si suicida

Uno sparo riecheggia nei corridoi della metropolitana Flaminio di Roma. Una soldatessa, militare dell’Esercito in servizio, si è appena suicidata nei bagni della stazione. Da quanto si apprende dal sito di Roma Today, la tragedia si sarebbe consumata poco dopo 8:30. Il suono della sparo deflagra nell’aria. Immediatamente scatta l’allarme. ma quando i primi soccorritori arrivano non possono fare altro che constatare il decesso della donna. Evidentemente morta sul colpo. Il suo corpo, esanime sul pavimento, è stato trovato nei bagni. Come riferisce sempre il sito di Roma Today, «secondo i primi riscontri la soldatessa  era una graduata in servizio nell’operazione Strade Sicure con la Brigata Garibaldi».

Si sarebbe sparata un colpo con la pistola d’ordinanza al petto

Sono ancora da accertare con esattezza le cause di quanto accaduto. Così come tempistica e modalità. Del resto, anche la tesi del suicidio a cui si è immediatamente pensato, andrà accertata e confermata. Per far luce sulla tragedia, allora, sul posto per le indagini sono intervenuti i carabinieri assieme ai vigili del fuoco e l’ambulanza del 118. Quel che è certo al momento, allora, è solo che la vittima aveva 30 anni ed era in servizio nel reparto Genio di Piacenza. A quanto si apprende al momento, la giovane militare dell’Esercito italiano si è suicidata con un colpo con la pistola d’ordinanza al petto. La ragazza, a quanto apprende l’Adnkronos, era nell’Esercito da 5 anni e in servizio in Strade Sicure dall’estate scorsa.

 

 

 

 

 

 

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