Sondaggio Demos: il fragile Conte spaventa gli italiani, esplode la voglia di un leader forte

23 Dic 2019 10:28 - di Robert Perdicchi

Il distacco dalla politica è forte, fortissimo, mai come in questa fase. Gli italiani, in cerca di rassicurazioni di fronte ai ribaltoni della maggioranza e alle incertezze del fragile governo Conte, sono sempre più convinto che sia necessaria una leadership forte.

Il sondaggio Demos boccia la politica e il governo Conte

La fiducia nelle forze dell’ordine è al top, quella nella politica, nello Stato, nel Parlamento e perfino nelle banche, al minimo. Gli italiani avvertono sempre più distacco dalle istituzioni, siano esse locali o nazionali. Ecco perché cresce la voglia di piazza, ma anche la voglia di uomini in grado di decidere, sui veri problemi della gente. Questi i risultati più interessanti dell’indagine Demos per Repubblica che analizza il rapporto tra “Gli italiani e lo Stato”. Ne viene fuori il ritratto di un Paese confuso, insicuro, che crede solo nella polizia, nel Papa, nel Presidente della Repubblica. E che, alla domanda sugli eventuali pericoli di una “leadership forte”, rispondono che il Paese “ha bisogno di essere guidato da un leader forte” per il 55%. Di cui, in gran parte, costituito da elettori di Lega, Fratelli d’Italia e M5S. Questo spiega anche bene i sondaggi che danno il centrodestra in costante ascesa. Ma attenzione: sono pochissimi quelli che cadono nella domanda “trabocchetto” che segue quella sulla leadership forte. Preferite un regime democratico o autoritario? Qui il 67%, ovviamente, sceglie la democrazia, il resto è folklore.

In calo anche la popolarità del Papa

Sono gli stessi che dicono, per il 22%, di non avere più fiducia nella macchina organizzativa del Paese. Meno che mai nel Parlamento: solo il 15% degli italiani guarda all’organo legislativo con rispetto. E solo il 9% degli italiani continia a credere nei partiti politici. Le Forze dell’ordine, invece, incassano il 73% di fiducia espressa dai cittadini. Poi c’è il Papa, che però nell’ultimo anno perse il  6% dell’indice di fiducia. Ed ancora, Sergio Mattarella, al terzo posto, gode della fiducia del 55% degli intervistati. Ma aumenta invece la voglia di piazza, che spiega almeno in parte il successo mdiatico di Greta Thunberg e delle sardine.

Commenti

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  • Cecconi 23 Dicembre 2019

    Perdicchi,

    mai come da questo status intellettuale degli italiani era uscita una chiara indicazione come questa.
    Anzi, i nostri connazionali nell’esprimere la loro infima fiducia nei partiti dimostrano in modo netto di essere pronti a votare il partito e la leadership pronta a raccogliere questa sfida. Nel panorama dei partiti italiani l’unico che può raccogliere tale sfida è solo FdI ma a patto che si doti di tutte le professionalità nei vari settori atte a risolvere quei problemi che tutti gli altri partiti hanno trascurato per vari motivi non ultimo l’infimo livello culturale e elaborativo al loro interno, oltre a quello strettamente politico che in FdI è ben strutturato ma che comunque con sensibilità e duttilità potrà e dovrà essere corretto strada facendo qualora si dovesse rendere necessario.

    Ma per far tutto ciò occorrerà una coesione davvero molto forte e passare immediatamente “dall’Io al Noi”. Ecco i desiderata degli italiani espressi dalla presente ricerca.

    Pertanto ora dipenderà tutto dalle decisioni che la dirigenza del partito si appresterà a prendere partendo dal teorema che i nostri connazionali non sono persone e coscienze da plasmare e/o assoggettare ai propri voleri. Sono ben oltre alle “capoccette” vuote dei vari dirigenti dei partiti in generale che sono dediti a esternare tutte le proprie incapacità che vorrebbero mascherare con il più becero marketing politico, ad eccezione per il momento proprio di FdI che comunque dovrà cooptare risorse di prim’ordine, ovviamente quelle mancanti, che andranno a coprire le caselle mancanti che ce ne sono in primis a livello di economisti.

    Un cordiale saluto e un augurio di Buon Natale e un Felice 2020 denso di grandi soddisfazioni per noi tutti.