Manovra, la Camera vota la fiducia con 334 sì. Ecco cosa prevede punto per punto

23 Dic 2019 17:55 - di Redazione
manovra

La Camera vota la fiducia al governo sulla manovra con 334 voti a favore, 232 contrari e quattro astenuti. Nel dettaglio ecco le misure del provvedimento. Nessun aumento dell’Iva, taglio del cuneo fiscale, lotta all’evasione, che si traduce in incentivi all’uso delle carte di credito, e stop al superticket. E poi plastic tax e sugar tax.

Manovra, il cuneo fiscale

I refrain della manovra tratteggiano lo scheletro del provvedimento che, per essere definitivo, attende solo il via libera dalla Camera. Il blocco dell’aumento dell’Iva è costato 23 miliardi di euro: il valore complessivo della manovra è di 32 miliardi. Il mancato disinnesco dell’aumento sarebbe pesato per circa 541 euro all’anno sui budget familiari. Per il cuneo fiscale sono stati stanziati 3 miliardi per il 2020 e 5 per il 2021: entra in vigore a luglio 2020 e si tradurrà in circa 50 euro in più nelle buste paga dei lavoratori al di sotto di una certa soglia di reddito. Fra gli strumenti per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici, la manovra introduce il bonus Befana, cioè il rimborso di una parte degli acquisti fatti con carte di credito e bancomat. I dettagli verranno definiti con ulteriori interventi normativi.

Manovra, sì a plastic tax e sugar tax

Sulla plastic e la sugar tax il dibattito politico è stato molto acceso. Il risultato è stata una netta riduzione delle due imposte rispetto alle ipotesi iniziali. La tassa sulla plastica, che si applica agli imballaggi monouso, si è fermata a 45 centesimi al chilo e partirà da luglio. Quella sullo zucchero, che riguarda le bevande analcoliche, resta a 10 centesimi al litro ma partirà da ottobre. Praticamente azzerato il gettito previsto dalla tassazione sui mezzi aziendali, che è stata rimodulata a vantaggio di chi opterà per auto a basso impatto ambientale. Altra norma del refrain è quella che riguarda l’abolizione del superticket sanitario da 10 euro, a partire dal primo settembre.

Stangata sui giochi

Oltre che da un maggior ricorso al deficit e dalla spending review, la manovra è finanziata dalla stangata sui giochi: nei prossimi mesi salirà al 20% il prelievo sulle vincite oltre i 500 euro, comprese quelle dalle lotterie istantanee come i Gratta e Vinci, e sulle vincite sopra i 200 euro per le slot. Sono saltate invece all’ultimo minuto la legalizzazione della cannabis light e la Tobin tax, che avrebbe tassato dello 0,04% alcuni tipi di transazioni finanziarie on line. E per le clausole di salvaguardia Iva disinnescate, altre sono state innescate: rispetto a quanto previsto dalle vecchie manovre, c’è il rischio di ulteriori 303 milioni di accise sui carburanti nel 2021. Il compito di sterilizzarlo spetterà al governo che scriverà la prossima manovra.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Sergio Milini 24 Dicembre 2019

    la solita mancetta speranzosa di raccattare qualche voto strada facendo
    e pure la solita via crucis per gli ultimi imprenditori rimasti