L’ex ministro Trenta resta a bocca asciutta: i 5 Stelle la fanno fuori dai “facilitatori”
Elisabetta Trenta e il Movimento 5 Stelle sono sempre più distanti. Alla fine, il nome dell’ex ministro della Difesa non figura tra i “facilitatori” del team del futuro, da oggi al voto sulla piattaforma degli attivisti. L’ex ministra, finita nel mirino dei suoi colleghi M5S per la vicenda della casa assegnatale come ministro, aveva presentato un progetto per il settore Sicurezza e Difesa. Ma non ha passato il vaglio dei requisiti richiesti dalla piattaforma Rousseau. Proprio ieri su di lei erano emersi diversi malumori tra i pentastellati. Alcuni parlamentari erano anche pronti a chiedere uno stop a Luigi Di Maio. Ma dopo grosse tensioni all’ultimo il suo nome è stato cancellato.
M5S, ecco i nomi dei “facilitatori”
Ecco i nomi dei facilitatori “prescelti”: Barbara Floridia (Formazione e personale); Emilio Carelli (Comunicazione); Paola Taverna (Attivismo locale); Danilo Toninelli (Campagne elettorali); Ignazio Corrao (Supporto Enti locali amministrati dal MoVimento 5 Stelle); Enrica Sabatini (Coordinamento e affari interni), socia dell’associazione Rousseau e considerata fedelissima di Davide Casaleggio. Pubblicati anche i nomi del team “Sicurezza e Difesa”, proprio quello a cui ambiva Trenta. Il progetto si chiama “Una rete per la Sicurezza e la Difesa” i componenti del team sono: Luca Frusone (facilitatore); Emanuela Corda; Luigi Piccirillo; Marcello La Rosa; Aniello Prisco; Andrea Grigoletto; Antonio Teti; Umberto Saccone; Vincenzo Siani.
Trenta e la vicenda dell’alloggio
La vicenda dell’alloggio in zona San Giovanni assegnato prima all’ex ministro e poi al marito, maggiore dell’Esercito, non è andata giù a numerosi parlamentari. E c’è chi parla di una possibile segnalazione al collegio dei probiviri. Ma non solo. A quanto apprende l’Adnkronos, tra i grillini c’è chi non esclude di presentare una interrogazione parlamentare per far luce sulla gestione degli alloggi di servizio nel periodo in cui Trenta era ministro. Il deputato della Commissione Difesa Luigi Iovino proprio alla vigilia del voto sulla piattaforma aveva confermato le fibrillazioni e si era detto «particolarmente scocciato da atteggiamenti di singoli che stanno oscurando i comportamenti virtuosi che ci contraddistinguono da sempre all’interno delle istituzioni. Sono certo – aveva detto all’Adnkronos – che le sollecitazioni del capo politico saranno accolte dall’ex ministro. Non spetta a me stabilire la verità e ci sono indagini in corso quindi non voglio ipotizzare futuri scenari». E sulla candidatura della Trenta, aveva detto: «Mi vengono in mente le parole di Gianroberto Casaleggio “al minimo dubbio, nessun dubbio”. E se il Movimento non vuole perdere la bussola deve ancora tenere saldi certi punti cardinali». Il team dei “facilitatori” sarà presentato domenica prossima al Tempio di Adriano. Saranno presenti Di Maio e tutti i facilitatori che gli iscritti M5S voteranno nei prossimi giorni.
Che strano, il solo guardare la sua foto facilita notevolmente l’ EVACUAZIONE !