Consigliera M5S difende i No-Tav arrestati per gli scontri con la polizia. Il Coisp: “Inaccettabile”
19 Dic 2019 12:15 - di Redazione
No-Tav, c’è chi li difende e attacca, di fatto, la polizia. Non è una “gruppettara” qualsiasi, ma una consigliera M5S, alla Regione le cui parole sono “inaccettabili”, come sottolinea il sindacato di polizia Coisp. “Ci aspettiamo che i rappresentanti delle istituzioni nazionali, regionali e locali, prendano le distanze dalle inaccettabili dichiarazioni della consigliera regionale piemontese del M5S, Francesca Frediani“, ha spiegato il segretario generale del Coisp, Domenico Pianese. Con un post su Facebook Frediani ha difeso i NoTav, di fatto contestando e delegittimando le forze dell’ordine e il loro lavoro.
La consigliera M5S difende i No-Tav
No-Tav tutti liberi, è il grido della pentastellata. ”Violenti, antagonisti, ala oltranzista. Non sapete di cosa parlate. Noi siamo, semplicemente, dalla parte giusta. #tuttiliberi #notav”, ha scritto ieri sulla sua pagina Facebook la consigliera M5S. Parole diffuse dopo le misure cautelari eseguite dalla Digos di Torino a carico di alcuni esponenti dei centri sociali ritenuti responsabili dei disordini verificatisi il 27 luglio scorso nei pressi del cantiere Tav di Chiomonte.
Il Coisp: “Pretendiamo rispetto”
“Esprimere solidarietà a chi ha manifestato in modo violento, andando contro le Forze dell’Ordine, è quanto di più lontano esista dalla doverosa tutela del lavoro delle donne e degli uomini in divisa, che ogni giorno rischiano la propria vita per la sicurezza della collettività”, ha quindi sottolineato Pianese. “Pretendiamo rispetto da chi rappresenta quelle istituzioni democratiche, che noi – ha concluso il segretario generale del Coisp- difendiamo con tanta abnegazione e altrettanti sacrifici”.
I No-Tav e quel 27 luglio
In quel 27 luglio, un gruppo utilizzò flessibili e lanciò pietre riuscendo a creare un varco nella struttura metallica. Circa 100 antagonisti travisati, sulla parte alta della montagna, lanciarono grosse pietre contro i contingenti di Polizia. Che furono costretti ad utilizzare alcuni lacrimogeni, ricompattandosi poi con gli altri nuclei delle forze dell’ordine. Questi nuclei erano dislocati nei pressi di un’altra cancellata metallica predisposta invece sul ponte del fiume Clarea, a circa 100 metri dal cantiere di Chiomonte. In quel contesto rimase ferito un operatore della Digos.