Benigni sta con Bergoglio: «Lo amo alla follia, dopo Pinocchio è il mio personaggio preferito»
20 Dic 2019 16:40 - di Robert Perdicchi
Roberto Benigni ama “alla follia” Papa Bergoglio. Lo afferma lo stesso comico toscano in un’intervista concessa a “Famiglia Cristiana” in edicola in occasione dell’uscita al cinema della nuova versione di “Pinocchio” firmata da Matteo Garrone dove veste i panni di Mastro Geppetto. «Vorrei dirgli – spiega – che lo amo alla follia e che, dopo Pinocchio, è il mio personaggio preferito».
L’attore rivela di essersi ispirato a suo padre per interpretare la figura di Geppetto. «Vengo da una famiglia – racconta – che ha conosciuto la povertà. Mio padre era contadino, ma sapeva pure lavorare il legno. Mi sono ispirato a lui per interpretare Geppetto. La nostra casa era molto simile a quella che si vede nel film: avevamo il focolare disegnato sul muro perché non potevamo permetterci la legna per il fuoco. Ma che gioia quando a Natale si faceva il Presepe».
Benigni fa un parallelo tra i personaggi del Pinocchio di Collodi e l’attualità: «Quanti gatti e volpi troviamo oggi in politica che ci promettono di farci diventare ricchi da un giorno all’altro. O Lucignoli che fanno diventare tutti somari, facendoci tornare indietro a seguire i nostri istinti più bassi. I politici dovrebbero essere migliori di noi, cosicché possiamo prenderli a esempio come fa Pinocchio con la Fata Turchina».
Da “Wojtylaccio” a Bergoglio
Solo un mese fa, Roberto Benigni aveva parlato di un altro Papa. «Quando dissi Wojtylaccio in tv il Vaticano mi processò e persi. Un anno di galera con la condizionale e 1 milione di lire per multa. Anni dopo si proiettò in Vaticano La vita è bella. Quaranta suorine polacche, belle e eleganti, fecero una ola divina al passaggio del Papa, che aveva le pantofole. Nicoletta Braschi era rimasta malata a Los Angeles, riferii a Wojtyla ciò che le aveva detto il medico: Non può andare nemmeno se lo volesse il Papa. Gli venne un attacco di riso».
«Dopo la proiezione mi disse che l’avevo fatto piangere. Se penso agli esercenti che mi fecero guerra perché dicevano che un comico non può morire in un film. Di Wojtylaccio non ricordava né sapeva niente. Papa Francesco? Mi ha telefonato a casa alle 8 del mattino e gli hanno risposto che dormivo, se poteva chiamare il giorno dopo. È andata così. Il mi babbo contadino ci crederebbe?».
QUesti commenti sono imbarazzanti, soprattutto se a farli fossero stati sedicenti cattolici cristiano romani ( che non è …dè Roma, ci siamo ? ma se appunto avesse commentato qualche sedicente “credente” che allora evidentemente non ha capito nulla, ma niente niente eh, di ciò che dice di essere ed allora mi appare legittimo chiedersi se costui voti e a quali altre categorie della propria esistenza abbia dedicato cosi’ poca attenzione o “profondità di campo”). A questo punto certo, imbarazzante, lo è anche il mio, che però essendo il solo di un certo tipo, ritengo abbia almeno il beneficio della ” testimonianza”. E, almeno e perlomeno ci provo, tengo sempre presente che siamo tutti sulla stessa barca, pare continui a sfuggire, basterebbe decidersi sul Mondo che vogliamo, sul come fare ad ottenerlo e sul cosa sia o meno possibile ottenere e ecosa ci si dovrebbe disporre ad affrontare. La gente fa tutto facile o impossibile, in pratica.
In qualche modo questa è una delle ragioni per le quali, proprio a garanzia di ogni credente o di ciascun agnostico ( l’ateo, in questo millennio, è divenuto un ectoplasma nel senso che, di nuovo, definirsi ” ateo” e non agnostico, denota una linea cognitiva che anni addietro avrei sperato fosse ” post qualcosa” mentre oggi, coll’aria che tira, disperato so che trattasi di ” proto qualcosa” di già visto e che con un briciolo di memoria in più, sarebbe stato accantonata, come maniera di riflessione), lo Stato, oltre che: 1. Di Diritto 2. Laico o aconfessionale che sia 3. anche, inoltre, democratico.
Sic…
Di nuovo ?
Per forza sono 2 buffoni
Benigni è un grande artista. Bergoglio è solo un parroco eretico vestito di bianco.
E’ proprio innamorato dei burattini, Benigni.
Personaggi molto somiglianti!