Suso-Salvini, botta e risposta nel giorno del compleanno. Con la complicità di Babbo Natale
Suso, il calciatore spagnolo che gioca da attaccante nel Milan, riceve un particolare augurio di buon. Da Matteo Salvini. E il botta e risposta su Instagram fa il giro del web. Questo il messaggio di Salvini: “Auguri! Nella speranza che Babbo Natale ti porti un po’ di velocità, di grinta e di voglia di giocare”.
Secca la risposta di Suso: “Grazie. Nella speranza che Babbo Natale ti porti un po’ di velocità, di grinta e di voglia di amministrare meglio, molto meglio, un paese che amo”.
Suso la butta in politica ma Salvini ha fatto un augurio da tifoso. E i tifosi del Milan, la squadra del cuore del leader della Lega, non apprezzano le performance dell’ex Liverpool in questo campionato. Da più parti si sono levate voci indirizzate al tecnico del Milan Pioli affinché si decidesse a metterlo in panchina. Un atto di coraggio ma anche di amore per una squadra che arranca nonostante le sue ambizioni e le sue possibilità.
Il mondo milanista è in subbuglio: dopo il 2-2 con il Lecce a San Siro un tifoso ha lanciato via social un’insolita protesta: o togliete Suso dal campo o io mi attacco al clacson per protesta. Una mossa che è stata rilanciata da altri rossoneri che non vorrebbero più vedere schierato in campo lo spagnolo. Il quale ha la possibilità di riscattarsi agli occhi dei tifosi del Milan sabato prossimo durante l’incontro con il Napoli al Meazza.
C’è anche chi, a proposito dell’ira rossonera nei confronti del numero 8, parla di caccia alle streghe. Va detto poi che non è la prima volta che Matteo Salvini giudica con severità i calciatori del Milan. Lo fece anche con il portiere Donnarumma un anno fa mostrando tutta la sua irritazione per il derby perso. Né ha mancato di polemizzare anche con Gattuso per i mancati cambi in campo. Ne nacque, anche in quell’occasione, un duro botta e risposta. Gattuso invitò l’allora ministro dell’Interno a occuparsi dei problemi del Paese. Poi una telefonata mise a posto le cose. Un copione ormai collaudato dunque quando arrivano ai rossoneri gli attacchi di Salvini.