L’ultima di Fabio Fazio: riscrive “Alla Fiera dell’Est” e la canta per le sardine (video)
Fabio Fazio in versione cantante intona una versione di Alla Fiera dell’Est di Angelo Branduardi dedicata alle sardine. Sugli account social di Che Tempo Che Fa, il conduttore intona: “Alla fiera dell’est per due soldi una sardina mio padre comprò. E venne il gatto che si mangiò la sardina che al mercato mio padre comprò. Alla fiera dell’est per due soldi una sardina mio padre comprò. Ma la canzone continua: e venne il cane, che morse il gatto, che si mangiò la sardina, che al mercato mio padre comprò”. Accanto al video, postato nel pieno delle polemiche per la partecipazione di Carola Rackete alla trasmissione, il commento recita: “Alla fiera dell’est 2.0 di Fabio Fazio”.
Numerosi i commenti al video, tra fan del conduttore e della trasmissione e critiche sia a Fazio sia alle sardine. C’è chi si lancia in metafore ardite (“Il cane è nero e rappresenta il freddo gelo della destra nazista!”), chi applaude a prescindere e chi si lamenta per “i punti persi, pensare che lo gradivo come conduttore”. Poi c’è chi ironizza auspicando “che la sardina sia con te, ma anche con il tuo pusher” e chi va dritto al punto: “Poi non ti lamentare se polemizzano”.
https://www.facebook.com/chetempochefa/videos/2438209676427421/
essere deficiente non è da tutti, ma tu superi qualsiasi aspettativa umana, un essere ridicolo con i soldi degli italiani ma non me la prendo con te, ma con la direzione Rai per quello che ti fa fare senza onore.
….un cane mi fa tenerezza,tu mi fai proprio pena,dire che sei lo specchio dell ITALIA nn mi va,anche se purtroppo e^ cosi,nn mi va di offendere gente onesta e genuina che nn si rende conto di quanti milioni di euro ti “FOTTI” per i tuoi ,ma dai, ma no?In un paese normale saresti quello che sei,un mediocre!
squallido personaggio
Sì è decisamente rincoglinito povero Fazio forse è meglio che vai in pensione
Anche per lui il solito promemoria “Il latinista Concetto Marchesi, in un intervento all’VIII congresso del PCI così si era espresso: «Noi dobbiamo combattere l’idea diffusa che tutto nel nostro mondo comunista sia uggia, pesantezza, musoneria, rancorosità…”