Legge elettorale, Salvini apre a sorpresa: «Se le cose si fanno bene, mi siedo al tavolo con tutti»
Legge elettorale, apertura a sorpresa di Salvini. “Se le cose si fanno bene, io mi siedo al tavolo con tutti”. Lo ha detto il leader leghista parlando in conferenza stampa alla Camera, della ipotesi di un tavolo sul sistema di voto. “A me interessa il maggioritario, chi vince alle elezioni deve poter governare per 5 anni, senza dover andare a fare le spese al grande magazzino”. “Poi – ricorda – c’è anche il referendum, sperando che non ci tolgano pure questo”.
Di un possibile tavolo per riscrivere le regole s’era parlato nei giorni scorsi. A gettare il sasso nello stagno era stato Giorgetti. Nella sua proposta si andava però al di là della legge elettorale. Il numero due della Lega aveva parlato di “tavolo costituente”. Cioè di riprendere il discorso delle riforme, interrotto nel 2016. Secondo i soliti bene informati, Salvini sarebbe si sarebbe irritato per l’iniziativa di Giorgetti. E varie ipotesi sono state formulate per la proposta del numero due leghista.
L’ “irritazione” di Salvini deve essere stata però contenuta. Visto che oggi il leader apre al “tavolo”. Certo è che la legge elettorale è materia altamente esplosiva. Come è noto, Pd e M5S puntano al proporzionale puro. Ma incombe il referendum proposto dai consigli regionali di centrodestra. Quella di Salvini può essere la mossa del cavallo. Resta indubbiamente difficile immaginare la disponibilità del M5S al tavolo. Per i pentastellati la legge elettorale proporzionale è questione di vita o di morte. Ma sono diffusi i mal di pancia dentro il Pd per il ritorno al sistema della Prima repubblica. Il “tavolo” può quindi acuire le contraddizioni dentro la maggioranza. Certo, sedersi a parlare di regole allunga la vita al governo. Ma Salvini non può nemmeno permettere che si saldi il fronte del proporzionale puro. E allora lo spariglio sulla legge elettorale può rivalersi una mossa vincente. Staremo a vedere.