La Lega si spacca in Sicilia, appello a Salvini: “Intervieni tu”
Ribadiscono la fiducia “nel grande progetto” di Matteo Salvini, ma chiedono l’intervento del leader della Lega e del commissario in Sicilia Stefano Candiani. “Contro la gestione autoreferenziale del partito a Palermo e provincia”. A puntare il dito contro il responsabile Enti locali del Carroccio in Sicilia Igor Gelarda e il commissario provinciale della Lega di Palermo Antonio Triolo, sono alcuni amministratori e consiglieri del partito nel palermitano. L’ennesima puntata di una situazione che si trascina da mesi.
Lega Sicilia, appello a Salvini
“Crediamo in Matteo Salvini e nel grande progetto di rinnovamento che ha in cantiere per il nostro Paese. E la Sicilia può, anzi deve esserne parte attiva e protagonista – scrivono -. Un progetto che deve individuare un approdo naturale attraverso un reale cambiamento della classe politica siciliana. Sembra invece che altri vogliano fare diventare i nostri luoghi solo e soltanto spazi di conquista elettorale. Non ponendo l’attenzione sulle reali problematiche che questi territori vivono ogni giorno. Chiediamo, dunque, un immediato intervento dei vertici nazionali e del commissario regionale del partito in Sicilia Stefano Candiani”.
“La gestione unilaterale non funziona”
Dito puntato contro “una gestione unilaterale da parte di alcuni rappresentanti del partito a Palermo e in provincia che – sottolineano – rende impossibile ed ostacola la crescita del progetto politico”. “Un progetto fortemente voluto da Salvini e di una assoluta assenza e forma di dibattito interno. Abbiamo aderito, votato e fatto votare la
Lega per cambiare le logiche del potere. Non per vedere riaffermato quel sistema figlio di una politica parassitaria fatta di interessi personali”. E ancora: “Vogliamo ribadire di non riconoscerci nell’attuale gestione del partito in Sicilia occidentale affidata ad Igor Gelarda e Antonio Triolo. Dei quali disconosciamo le scelte, i metodi e la visione politica. E dai quali con chiarezza, prendiamo massima distanza. A ciò si aggiunge anche il dissenso manifestato dal coordinatore cittadino di Palermo della Lega, Giovanni Callea, che lo ha portato, in queste ore, a rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico politico che ricopriva”.