Fioramonti infierisce sul prof che vuole punire gli studenti anti Salvini: “Va sospeso”

23 Nov 2019 17:26 - di Adriana De Conto
prof anti sardine

Prof anti sardine, si scatena l’inferno. Il post del professore della scuola di Fiorenzuola nel Piacentino  gli costerà la sospensione. Il docente aveva diffidato  i suoi studenti dall’andare in piazza con le sardine. “Se vi becco vedrete il 6 col cannocchiale”. “Di idioti in classe non ne voglio. Sardina avvisata…” Si scatena un inferno, una gogna mediatica . Il ministro dell’istruzione Fioramonti si butta a pesce, non si fa scappare l’occasione per infierire sul prof che alla vigilia della manifestazione delle sardine del 24 novembre contro l’arrivo di Salvini.  “A tutela dei diritti degli studenti e della stessa scuola ho attivato gli uffici del MIUR per verificare i fatti e procedere con provvedimento immediato alla sospensione“.

Interviene il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida sulla questione: ”I professori non dovrebbero permettersi di minacciare neanche per scherzo i loro studenti. Oltretutto valutarli non nel merito, ma per posizioni politiche, è incommentabile. Noi studenti di destra di queste cose negli anni ne abbiamo subite a iosa. Per questo non possiamo che condannare. Invitiamo il Miur a fare altrettanto; e a condannare ogni forma di discriminazione politica. E a garantire a chiunque, in ogni scuola italiana, la possibilità di esprimere le proprie idee politiche”.

Prof anti sardine nell’occhio del ciclone

Sul caso del professore Giancarlo Talamini Bisi su Facebook il ministro scrive parole alate. “Educare al rispetto dei principi della Costituzione è uno dei fondamenti dell’istituzione scolastica, tra questi vi sono certamente il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero e a partecipare alla vita pubblica secondo i modi garantiti dalla Costituzione stessa. La scuola è inclusiva e, per definizione, deve educare al pensiero critico e indipendente. Anche il corpo docente, nell’esercitare la sua importantissima funzione, deve attenersi a questi principi, trasferendoli agli studenti, per non venir meno ai suoi doveri. Non sono perciò assolutamente ammissibili condotte lesive di tali valori, o che addirittura mettano a rischio la fiducia della comunità scolastica”.

Lo scrive proprio lui, Fioramonti, il ministro non nuovo anche lui a scivoloni gravi. Gli insulti sui social ai poliziotti furono uno scoop del Giornale. Lui minimizzò. Poi si è reso protagonista di tante sciocchezze: via il crocifisso dalle aule scolastiche, le tasse sulle merendin, l’elogio delle occupazioni. Insomma. La differenza è che Conte un ministro così non lo caccia. Fioramonti potrà invece sospendere giustamente l’incauto professore di italiano. Resta il fatto che fare politica dalle cattedre scolastiche è tollerato e minimizzato se il docente è di sinistra. L’insegnante che equiparò le leggi razziali ai decreti sicurezza di Salvini fu tollerata, coccolata. Vennero in suo soccorso i goraloni, gli intellettuali. La “tutela dei diritti degli studenti e della stessa scuola” di cui Fiormanti si erge a custode è valida un tanto al chilo.

 

Commenti

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  • pippone 24 Novembre 2019

    Ma ci 6 o ci fay?

  • mario vassallo 23 Novembre 2019

    Questi sarebbero i nuovi giustizieri? in genere si va in piazza per criticare il governo in atto, lo sanno che Salvini sta all’opposizione? perchè criticano chi sta all’opposizione, sono stati mandati da qualcuno della sinistra? finirà mai questo schifo? manifestano in piazza contro il fascismo che a mio avviso non esiste, manifestano le sardine contro Salvini che sta all’opposizione, abbiamo a che fare con certi imbecilli…