Prof nella bufera: “Cari studenti, se vi becco in piazza con le sardine vi renderò la vita un inferno”

23 Nov 2019 14:03 - di Alberto Consoli
Prof nella bufera

Prof nella bufera . “Cari studenti, se becco qualcuno di voi da martedì cambiate aria, nelle mie materie renderò la vostra vita un inferno: vedrete il 6 col binocolo e passerete la prossima estate sui libri. Di idioti in classe non ne voglio. Sardina avvisata…”. E’ questo il messaggio che un professore di Italiano e latino di una scuola del Piacentino ha scritto su Facebook. Il riferimento è alla manifestazione che le sardine hanno organizzato a Fiorenzuola per domenica 24 novembre. “Naturalmente” in concomitanza con l’arrivo in città di Matteo Salvini.

Apriti cielo. Sul professore che osa esprimere un concetto non allineato al trend ittico della sinistra dicono di tutto. Scatta la googna mediatica. Il suo profilo da qualche ora non è più visibile su Facebook. Ma il suo post sta facendo il giro del web. E’ arrivato anche alle orecchie del ministero dell’Istruzione, Fioramonti. Che ci si è fiondato a pesce.

Prof nella bufera, scatta la gogna mediatica

Sulla vicenda è intervenuto il suo viceministro Anna Ascani. Giù botte al prof. Magari le sue parole un po’ ruvide non sono state il massimo. Ma la reazione è ridicola. La sinistra al solito esagera: “Un insegnante che offende e promette di penalizzare gli studenti solo perché vorrebbero partecipare alle manifestazioni delle sardine. Usando turpiloquio e minacce non troppo velate. Non è un comportamento tollerabile. Mi attiverò affinché si prendano provvedimenti. Nessuno può essere discriminato per le proprie idee, tantomeno nella scuola”. E’ il commento della Ascani.

A denunciare il post su Facebook è stata l’Unione degli studenti: “I professori leghisti minacciano di bocciatura gli studenti che vogliono manifestare con i discorsi di odio della destra – punta il dito Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione – E’ un comportamento inaccettabile contro cui ci batteremo fermamente. Nessun docente può impedirci di manifestare, né possiamo accettare che si dichiari fascista. Questi personaggi devono essere cacciati dai luoghi della formazione”. All’anima della formazione.

Sardine di tutta Italia unitevi. Difendere studenti che gridano alla cacciata del professore “fascista” è l’ultima chicca di una sinistra alla frutta. “Nei prossimi giorni – prosegue la studentessa sardina – terremo attivo lo sportello sindacale Sos Studenti. Raccoglieremo le segnalazioni di questi abusi. Ci opporremo sia per le manifestazioni delle sardine che per i cortei dello sciopero globale per il clima del 29 novembre”. Insomma, pare che in classe staranno ben poco questi ragazzi nelle prossime settimane. “Le minacce non ci fermeranno, scenderemo in piazza ancora più determinati”. “Chiederemo un approfondimento”, chiude il sottosegretario all’Istruzione Lucia Azzolina.

Siamo alle solite i professori non devono fare politica, ma qualcuo lo fa e viene applaudito. Come  l’insegnante che in un tema fece paragonare le leggi raziali ai decreti sicurezza di Salvini. Lei fu coccolata da tutti. Sul prof presunto leghista invece la gogna è appena iniziata.

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