Esplosione ad Alessandria, il proprietario della cascina ha confessato: «Non volevo uccidere…»

9 Nov 2019 10:20 - di Redazione
esplosione ad Alessandria

Si sta facendo piena luce sull’esplosione ad Alessandria che ha causato la morte di tre vigili del fuoco. È stato fermato nella notte il proprietario della cascina di Quargnento . I reati contestati sono disastro doloso, omicidio e lesioni volontarie. «Giovanni Vincenti ha confessato in maniera esaustiva e piena. Ha dato pieno riscontro agli elementi acquisiti durante la perquisizione». Ad affermarlo, il procuratore capo di Alessandria, Enrico Cieri.

«L’indagato ha ribadito di voler danneggiare le cose ma ha escluso la volontà omicida. L’azione portata a termine era volta a conseguire il premio dell’assicurazione che era stata stipulata lo scorso agosto per fatto doloso altrui».

La tragedia dell’esplosione ad Alessandria nella cascina di Quargnento poteva essere evitata. Bastava una segnalazione. «A noi risulta che la prima esplosione parziale e accidentale sia stata all’incirca a mezzanotte e qualcosa. A questo punto sono intervenuti i soccorsi, due pattuglie dei Vigili del Fuoco e una pattuglia di carabinieri. All’una di notte uno dei carabinieri ha chiamato Vincenti al telefono per dirgli che stavano intervenendo nella sua abitazione per spegnere l’incendio». A quel punto «le altre cinque bombole che erano nell’altra abitazione non esplose stavano insufflando l’ambiente di gas».

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