Delitto di Arce, il papà di Serena colpito da un infarto. Ricoverato in rianimazione a Frosinone

27 Nov 2019 14:53 - di Antonio Pannullo
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Delitto di Arce, rischia di non vedere giustizia per sua figlia assassinata. Guglielmo Mollicone, il padre di Serena, la giovane di Arce uccisa nel 2001, è stato colpito da un infarto la notte scorsa. Al momento è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Spaziani di Frosinone. Serena Mollicone fu britalmente uccisa 18 anni fa. L’ultima volta che fu vista viva stava entrando nella locale caserma dei carabinieri. Per tutti questi anni papà Guglielmo si è battuto strenuamente per la verità. Non è un mistero che lui ha sempre ritenuto responsabile la famiglia Mottola, ossia ilmaresciallo dell’Arma, la moglie e il figlio. Ma non sono mai stati arrestati ma solo indagati.

Arce, il processo partirà il 15 gennaio

Tra breve dovrebbe partire il processo. Il gup deve infatti decidere se rinviare a goidozio la famiglia Mottola. Molti i misteri nel delitto di Arce, ma non per papà Guglielmo. Tanto per cominciare, il corpo di Serena, che forse era ancora viva, fu portata lontano da Arce. Era rischioso per un’autovettura “normale” recarsi in un boschetto, di notte, senza dare nell’occhio. Poi i carabinieriche intervennero trovato il cadavere non erano quelliche sarebbero dovuti intervenire. Ma poi, fatto più importante di tutti, il carabiniere che quel giorno aprì a Serena, in caserma, si suicidò. Il giorno dopo avrebbe dovuto esser einterrogato sulla vicenda. L’Arma liquidò subito e frettolosamente il suicidio per inesistenti “motivi passionali”. La famiglia non ci è stata, non ha accettato la menzogna, e ha chiesto approfondimenti. Così il caso si è riaperto.

L’ennesimo rinvio è stato troppo per Guglielmo

Poi ci sono le perizie di parte, che saranno esibite a processo. Processo che si sarebbe dovuto aprire a novembre, ma che invece è stato rinviato al 15 gennaio prossimo. E proprio per un difetto di notifica alla vedova di Santino Truzzi,il carabiniere suicida. Probabimente questo ennesimo rinvio, questo allontanarsi dalla giusitizia, è stato troppo per papà Guglielmo, che ne ha subite davvero tante. Al funerale della figlia, fu prelevato in chiesa dai carabinieri di Arce e trattenuto due ore in caserma per una firma di nessuna importanza. Speriamo che si rimetta per poter vedere gli assassinidi sua figlia 18enne finire in galera. Va detto, come ci testimoniò Guglielmo, che dopo qualche tempo l’Arma collaborò attivamente con le indagini.

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