Scandalo Bianconi, il “Corriere dell’Umbria” reagisce agli attacchi del Pd: «Comici»
«Gli hotel della famiglia Bianconi sono gli unici a Norcia a vedersi riconoscere i contributi per la ricostruzione. Quasi sei milioni. Non briciole. Mentre sue società per mense e trasporti ne hanno visti altri tre. In tutto nove milioni. Lo abbiamo scritto ieri, grazie al nostro bravo Alessandro Antonini. E lo ribadiamo oggi. Questi sono i fatti. Il Pd ha reagito in maniera decisamente scomposta. Nessuno ha annunciato o presentato querela ma si sono concentrati su insinuazioni, insulti e lanciando strampalati anatemi contro il Corriere». In un editoriale del direttore Davide Vecchi, il “Corriere dell’Umbria” si scaglia contro il Pd per gli attacchi ricevuti dopo lo “scoop” sui contributi a pioggia ricevuti, a Norcia, dal candidato del Pd-M5S.
La difesa sopra le righe di Bianconi
«Quando si dice che le uniche strutture ad aver ricevuto i soldi del terremoto sono quelle di Bianconi, si dice una falsità. Quando si dice che Bianconi i soldi del terremoto si offende la dignità e l’intelligenza delle persone. Questa è campagna elettorale sporca. Questa è merda», aveva detto ieri Vincenzo Bianconi in conferenza stampa, rispondendo alle accuse che gli sono piovute addosso per l’uso dei fondi della ricostruzione post terremoto. Dall’inchiesta del Corriere dell’Umbria emerge che alle società di Bianconi sarebbe finito più dell’80% dei fondi destinati alla ricostruzione di Norcia dopo il drammatico terremoto che ha devastato il Centro Italia nell’agosto del 2016. S
Le dure parole contro il Pd del direttore Vecchi
«Da Walter Verini al presidente per caso della Regione Fabio Paparelli, tutti ad arrampicarsi sugli specchi spandendo fantasiose accuse e inventandosi ridicoli retroscena. Ho riso tanto. Non hanno neppure letto l’articolo perché altrimenti, questi cabarettisti del Pd, avrebbero saputo che dovevano prendersela con altri, non con noi. Con chi? Ma con il Pd di Norcia che, accusando Bianconi di essere amico del sindaco di Forza Italia Alemanno, ha presentato una interrogazione e Alemanno gli ha risposto snocciolando i dati: quelli da noi riportati ieri. Sì, la vicenda è decisamente comica. Ma noi dobbiamo sforzarci di restare seri: facciamo i giornalisti, riportiamo i fatti e ci preoccupa vedere queste seconde, terze, quarte file agitarsi tanto. Ci preoccupa perché rispondono a ordini di scuderia di chi vuole guidare la Regione per altri cinque anni. Quindi, per quanto tutto nel centrosinistra umbro appaia comico, restiamo seri».
La replica volgare del candidato M5S-Pd
Vecchi poi parla delle fragili repliche del candidato giallo-rosso. «Bianconi ieri in una triste conferenza stampa (quattro giornalisti e tutta la claque del Pd) ha lamentato di essersi indebitato per ricostruire i suoi alberghi. Immagino. È un imprenditore, funziona così. Ora però è candidato presidente della Regione. Ed è proprio questo il punto: è un imprenditore che da governatore dovrà gestire i fondi utili alle sue attività. Implicitamente ieri ha ammesso il suo conflitto di interessi, dicendo che se eletto affiderà la partita della ricostruzione a un esponente dell’opposizione. Peccato che non può: una legge nazionale stabilisce che deve occuparsene il presidente di Regione. E vabbè, Bianconi non conosce le norme. Si è presentato agli Umbri come il terremotato che farà il bene dei terremotati, quindi sfruttando il sisma a fini elettorali. Ora si lamenta se il suo amico sindaco di Forza Italia rivela quanto gli è stato riconosciuto per la ricostruzione. Ma Bianconi è una brava persona. Quanto accaduto non è colpa sua. È stato gettato allo sbaraglio dal Pd. Sarebbe interessante capire perché ha accettato la candidatura. Considerato che è stato non la seconda ma la quinta scelta. Chissà».
Nel mirino il commissario Walter Verini
«Il capolavoro – scrive ancora il direttore del Corriere dell’Umbria – è tutto del Pd e del commissario Walter Verini. Dopo aver perso la Regione per l’inchiesta sulla sanità scaturita da esposti del Movimento 5 Stelle ha deciso di allearsi con i 5 stelle. E già questa è comica. Poi ha sostenuto un candidato civico, Andrea Fora, scoprendo solo dopo che era rinviato a giudizio per frode. Infine ha ripiegato su Bianconi, un imprenditore vicino al centrodestra e oggetto di interrogazioni del Pd. E vogliono essere presi sul serio dall’elettorato per guidare la Regione».
il fatto che hanno dominato incontrastati la regione per un lungo periodo, li ha resi ebbri nell’illusione di essere ormai intoccabili e inamovibili; la storia insegna che in simili circostanze ci si comporta poi in modo ridicolo, increduli della realtà e si assomiglia ad un pugile suonato.