Renzi provoca gli alleati: «Giocano a chi la spara più grossa, gli unici seri siamo noi»

4 Ott 2019 10:23 - di Robert Perdicchi
Renzi

Matteo Renzi provoca gli alleati e torna all’attacco con un intervento sul “Corriere della Sera“.  E ancora sulle tasse. «Non è pensabile che per diminuire il cuneo si voglia aumentare l’Iva. Aumentare l’Iva per 7 miliardi in cambio di una riduzione del cuneo fiscale per 2,5 miliardi di euro non è un affare: è un autogol. E bene hanno fatto i nostri rappresentanti a opporsi con tutte le loro forze». Secondo Renzi, “aumentare l’Iva oggi sarebbe stata una follia”.

«Un errore sia sul piano politico regalando un immeritato assist al senatore Salvini, sia sul piano economico colpendo i consumi. L’esperienza del governo guidato dall’onorevole Letta ricorda a tutti noi come aumentare l’Iva in un momento di stagnazione economica indebolisca profondamente i consumi. Era l’ottobre del 2013 quando l’esecutivo decise l’ultimo aumento. E per mesi l’Italia ne ha pagato le conseguenze».

Renzi provoca: «Gli unici seri siamo noi»

«Tutti giocano a chi la spara più grossa, ma la vera rivoluzione è spendere meno in beni e servizi, è rimodulare il debito, è abbassare davvero le tasse»,  scrive  ancora Renzi. «L’aumento della spesa per beni e servizi da quando noi abbiamo lasciato Palazzo Chigi è ingiustificabile anche alla luce dell’ottimo lavoro fatto dall’onorevole Gutgeld: perché nessuno si domanda come mai la spesa per beni e servizi sia cresciuta di quasi un punto percentuale di Pil? Se tornassimo a spendere per beni e servizi quello che spendevamo con il nostro governo -afferma l’ex premier- avremmo magicamente servita sul piatto una cifra per il cuneo fiscale degna di questo nome. Non gli spiccioli proposti quest’anno».

Renzi affronta poi la questione degli “interessi sul debito“, che “oggi sono bassi, molto bassi”. «Ma nel resto d’Europa sono addirittura negativi. Il che costituisce una ghiotta occasione. Va rimodulato il debito, non le aliquote Iva. E rimodulare il nostro debito significa cogliere l’occasione dei tassi bassi per allungare la scadenza spendendo meno. Va messo in sicurezza il Paese per un paio di decenni. È un’occasione che capita adesso e che non ricapiterà a lungo. Conoscendo l’intelligenza e la sensibilità del ministro Gualtieri sono certo che saprà cogliere al volo questa occasione. Non solo per risparmiare ogni anno almeno mezzo punto di Pil ma anche per dare tranquillità a tutte le istituzioni del Paese».

«Italia viva -conclude l’ex premier- propone soluzioni serie, non pasticci o giochi delle tre carte».

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