Omicidio Sacchi, l’autopsia: «Luca si è difeso dai colpi della mazza da baseball»
Prima di essere freddato con un colpo alla testa, Luca Sacchi si è difeso dai colpi di una mazza da baseball. È quanto emerge dall’autopsia sul corpo del giovane. In particolare lo rivelano le ecchimosi sulle braccia del ragazzo ucciso la settimana scorsa a Roma, mentre si trovava con la fidanzata davanti a un pub di Colli Albani. Intanto la Procura ha dato il via libera ai funerali, rilasciando il nulla osta alla restituzione della salma alla famiglia, che ieri, attraverso il padre, ha parlato direttamente all’opinione pubblica con una conferenza stampa.
Verso l’interrogatorio della fidanzata di Sacchi
Ulteriori chiarimenti sulla dinamica dell’omicidio e degli attimi che lo hanno preceduto sono attesi dalle dichiarazioni dei testimoni presenti sul luogo del delitto. Gli inquirenti li sentiranno la prossima settimana. Contestualmente, o subito dopo queste audizioni, il pm Nadia Plastina potrebbe sentire anche Anastasia. La fidanzata del 24enne, che era con Luca la notte dell’omicidio, è considerata figura centrale per capire cosa sia accaduto quella sera.
Gli investigatori al lavoro sui cellulari
Sia il pm Plastina sia i carabinieri sono al lavoro, poi, sui cellulari per ricostruire gli eventuali contatti tra gli amici di Anastasia e Luca e le persone che avrebbero potuto avere un ruolo nel presunto scambio di droga-soldi da cui sarebbe scaturita la tragedia. Secondo quanto trapelato, sarebbero almeno cinque i cellulari al vaglio, presi subito dopo l’omicidio di Sacchi.