Mafia Capitale: ecco chi torna in carcere. Nessuno può cantare vittoria, neppure i grillini perché…
Sulla vicenda Mafia Capitale nessuno può cantare vittoria. Non c’è solo l’inchiesta del Mondo di Mezzo. Il virus della corruzione colpisce a largo raggio. Nessuno può dire non aver scheletri nell’armadio. In particolar modo i grillini, che gridano onestà, onestà ma hanno esponenti coinvolti in varie parti del Paese in inchieste su teatri, rifiuti, campi sportivi e abusi edilizi. Con la sentenza della Cassazione si chiude una vicenda che aveva trasformato Roma dalla capitale d’Italia a una capitale di mafia. Dopo la decisione dei giudici sono stati eseguiti nella notte dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Roma gli arresti. A finire in manette nove dei 32 imputati di Mafia Capitale. Condannati tutti in via definitiva dai giudici della Suprema Corte. Gli arrestati sono stati portati nei penitenziari di Rebibbia e Regina Coeli. In carcere sono finiti Mirko Coratti, Andrea Tassone, Giordano Tredicine, Sandro Coltellacci, Franco Figurelli, Guido Magrini, Mario Schina. E anche Claudio Turella e Marco Placidi.