La droga a domicilio con sovrapprezzo a chilometro. Arresti a Torino
La droga a domicilio con sovrapprezzo a chilometro. Per spese di carburante. Accadeva a Torino con le ordinazioni tramite telefono, Whatsapp e Facebook. Ovviamente con un linguaggio in codice. Questo il modus operandi ideato da un intero nucleo familiare, marito, moglie e figlio, del torinese, con la complicità di 20 persone. Che i carabinieri di Torino stanno adesso portando in carcere.
L’indagine, coordinata dalla procura di Torino, ha consentito di interrompere un’attività di spaccio di cocaina, marijuana e hashish nell’hinterland del capoluogo piemontese. Coinvolte anche le province di Biella, Cuneo e Verbania. In particolare, i carabinieri di Moncalieri hanno documentato oltre 400 cessioni di dosi. Dopodiché hanno pure segnalato alle prefetture competenti non meno di 150 assuntori.
Sono ancora in corso una trentina di perquisizioni. La fiorente attività di droga a domicilio era gestita da padre, madre e figlio. Padre e figlio che avevano un ruolo più operativo. Gestivano le piazze dello spaccio e rifornivano i pusher. Tutti giovani sulla ventina e tutti italiani eccetto uno che sono stati arrestati. La madre svolgeva un ruolo più logistico ed e’ stata infatti denunciata. I criminali hanno operato sempre per evitare di essere scoperti. Lo scambio tra pusher e clienti avveniva solo attraverso messaggi via whatsapp e Fb e mai per telefono. Lo stupefacente veniva per lo più indicato con riferimenti a capi di abbigliamento, come pantaloni e scarpe.