Equilibrismi di Di Maio con Pompeo. E si giustifica per l’accordo con la Cina

2 Ott 2019 14:31 - di Redazione

L’ipotesi di dazi degli Stati Uniti contro le imprese italiane “è molto preoccupante, noi faremo di tutto per difendere le imprese”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, rivolto al segretario di Stato americano Mike Pompeo a Villa Madama. Sul tavolo, tra l’altro, anche la Libia, il 5G e il contributo italiano alla Nato. Sulla Libia, “il ruolo Usa è importante nel lavoro che potremo fare insieme per stimolare tutti i protagonisti di questa vicenda per andare verso il cessate il fuoco e provando una de-escalation” ha detto Di Maio a Mike Pompeo. Il ministro degli Esteri italiano ha ricordato l’appuntamento a Berlino per la stabilizzazione della Libia”.

Da Di Maio generiche rassicurazioni a Pompeo

Sul dossier iraniano, “la soluzione dal punto di vista del governo italiano deve essere quella di favorire la de-escalation. Questo non vuol dire essere neutrali rispetto ad una regione che vede delle tensioni. Chiaramente l’Italia è preoccupata” ha detto Di Maio. Si è parlato anche di Nato, in apertura di conferenza stampa. Di Maio ha assicurato: “L’Italia è alleata degli Stati Uniti, fa parte del Patto atlantico. Noi vogliamo essere protagonisti del Patto atlantico, della Nato e stimolare la nostra storica alleanza verso nuove sfide diplomatiche che devono riguardare la stabilità dei nostri Paesi”.

Gli Usa chiedono spiegazioni sulla Cina

Sull’accordo con la Cina, Di Maio si è dovuto giustificare. “L’Italia non ha nessuna intenzione di partecipare ad accordi commerciali che possano ledere la nostra sovranità come Stato. Noi siamo molto attenti a inserire tutte le garanzie affinché si rispettino le normative e i principi europei che regolano i nostri rapporti commerciali con gli altri Paesi Ue”. Questo a proposito delle preoccupazioni Usa per la firma dell’Italia al memorandum sulla via della Seta. Il titolare della Farnesina ha sottolineato che ci sono “differenze tra i memorandum of understanding commerciali e le relazioni politiche e le preoccupazioni rispetto alle infrastrutture strategiche”. Ma “spero che in futuro si possano rafforzare anche di più gli accordi tra Italia e Stati Uniti per mettere in sicurezza le nostre infrastrutture strategiche”.

Dopo l’incontro a Villa Madama, la colazione a cui partecipano la moglie di Pompeo Susan e la compagna di Di Maio. Nel pomeriggio, per il segretario di Stato Usa, visita al Colosseo e al Museo di Villa Borghese. Poi Pompeo vedrà i dipendenti delle tre sedi diplomatiche statunitensi a Roma e con le loro famiglie. Giovedì, terzo ed ultimo giorno della visita in Italia, il capo della diplomazia statunitense sarà ricevuto in udienza privata da Papa Francesco. Infine, la tappa a Pacentro, paese dell’Abruzzo da cui proveniva parte della famiglia di Pompeo.

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