Commissione Ue in stallo. Sassoli: l’insediamento slitterà di qualche settimana

12 Ott 2019 15:34 - di Redazione
sassoli

Commissione Ue in stallo. Si va verso uno slittamento dal 1° novembre al 1° dicembre per l’insediamento della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. A confermare l’ipotesi di un ritardo è il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

Commissione Ue in stallo

«Il Parlamento è impegnato in un meccanismo trasparente», ha detto Sassoli a Cernobbio a margine del Forum Coldiretti. «Adesso naturalmente dovranno essere proposti altri tre commissari da parte della Romania, Ungheria e Francia. Inizieremo in Parlamento l’esame delle candidature. Penso che forse la data del 1° novembre non sarà più possibile rispettarla e andremo a quella del 1° dicembre».

Per i tre commissari bocciati tutto da rifare

I tempi si stanno facendo sempre più stretti, perché si possano concludere entro fine mese le procedure necessarie ad esaminare i tre commissari mancanti. Quello della Francia, dopo la bocciatura di Sylvie Goulard da parte del Parlamento Europeo, quello della Romania e dell’Ungheria. I candidati degli ultimi due Paesi non sono neanche riusciti ad arrivare all’audizione nel Parlamento europeo, perché la commissione Giuridica li ha giudicati inidonei all’incarico, a causa di conflitti di interesse.

«Hanno fatto la loro valutazione e l’hanno votata. C’è chi ha votato a favore e chi contro», risponde Sassoli in merito al via libera del Pd alla Sylvie Goulard. «Attenzione però – aggiunge –  sono tre i commissari che sono stati bocciati. Adesso se ne esce  con la nomina di altri tre commissari e un meccanismo di valutazione degli interessi finanziari. Non succede nulla se si rinvia di qualche settimana».

L’incognita del negoziato sul bilancio dell’Ue

«Sarà un negoziato molto duro», ha detto invece a proposito del quadro finanziario del bilancio dell’Unione europea. «Già giovedì prossimo al Consiglio europeo se ne discuterà. Incontreremo anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per avviare il negoziato sul quadro finanziario pluriennale e che ci dice dove mettere i soldi per fare cosa nei prossimi anni. E soprattutto per chiarirci le idee». Le indicazioni che sono arrivate nella scorsa legislatura dalla Commissione prevedono dei tagli insopportabili – ha rimarcato Sassoli – che potrebbero colpire fortemente il settore agricolo ma non solo. È un bilancio sbagliato, perché fotografa l’esistente e non dà capacità di crescita

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