Calci alle ginocchia, pugni e schiaffi in faccia: così picchiava genitori e sorella per avere i soldi

18 Ott 2019 13:34 - di Redazione

Picchiava i genitori da almeno 4 anni. Con una violenza inaudita e una ferocia incontrollabile. Non guardava in faccia a nessuno. E se per estorcere i soldi doveva pestare l’anziano padre, sua madre, sua sorella, lo faceva senza problemi. Anzi… Per quattro anni ha maltrattato i genitori, picchiandoli perché non volevano più acconsentire alle continue richieste di denaro. Per quattro lunghi, interminabili, anni da incubo.

Picchiava i genitori e la sorella: voleva i soldi a tutti i costi

Per quest’accusa, oggi le forze dell’ordine hanno arrestato un 49enne di Aversa (Caserta), di fatto domiciliato presso il garage del genitore. L’uomo, arrestato dopo anni di angherie e violenze inferte ai familiari, è accusato di aver avuto condotte vessatorie e violente nei confronti degli anziani genitori e della sorella già a partire dal 2015. Al padre, poi, avrebbe rivolto minacce di morte e offese, picchiandolo numerose volte con calci, pugni e schiaffi quando l’anziano non cedeva e finché non si piegava alle numerose richieste di denaro provenienti dal figlio. Il coraggio del genitore nel querelare il figlio, ha consentito agli uomini della Squadra Anticrimine del commissariato di Polizia di Aversa (Caserta) di intervenire e ricostruire un quadro probatorio importante. Un curriculum che annovera mortificazioni fisiche e psicologiche a danno della famiglia dell’arrestato, che termina con la richiesta da parte della locale Procura di un’ordinanza cautelare accolta dal gip.

Il padre ha denunciato il figlio dopo 4 anni di vessazioni

Dalle indagini è emerso che in più occasioni l’anziano padre è dovuto ricorrere alle cure mediche per le percosse subite. E che percosse. Addirittura sembra che una volta il figlio violento abbia legato a una sedia il genitore con nastro adesivo e lo abbia poi picchiato più volte con calci alle ginocchia, tanto da perdere la conoscenza. Altre volte il figlio avrebbe danneggiato l’autovettura del genitore, lacerando gli pneumatici con un coltello e colpendo la carrozzeria con una spranga. L’arresto è stato eseguito nell’ambito delle procedure  di tutela delle vittime di violenza domestica, note come “codice rosso”.

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