Boom del Tg2 Post sugli agenti assassinati: Storace e Toti battono Renzi (video)

5 Ott 2019 14:12 - di Federica Argento

Ottimo risultato per Tg2 Post venerdì sera4,2 per cento di share, oltre 1 milione di telespettatori per l’approfondimento del notiziario della seconda rete Rai, diretto da Gennaro Sangiuliano. Era ospite il nostro direttore Francesco Storace, con Giovanni Toti e il direttore del Mattino Federico Monga. La sera precedente Matteo Renzi era arrivato solo al 3,8 di share. Ottimo l’ approfondimento dedicato all’assassinio dei due agenti a Trieste. Una riflessione finalmente equilibrata quella proposta dal Tg2 Post.

Oltre un milione di spettatori per il Tg2 Post

Il direttore del Secolo d’Italia ha espresso preoccuapazione per la «chiave di lettura psichica» dei due assassini. «Non vorrei che diventasse un grande alibi», afferma, ricordando l’editoriale appena licenziato dal titolo «Giustizia senza sconti». L’auspicio è che da questa vicenda emerga «il primato della certezza della pena. Non vorrei che uscisse qualche garantista alla Scalfarotto che si rechi a visitare gli assassini in carcere». Uno degli agenti assassinati era di Pozzuoli. Federico Monga ne ha ricostruito la vicenda. Tanti ragazzi in polizia – anche Cerciello  vengono dalle nostre parti, sottolinea il direttore del Mattino, che rilancia  le questioni chiave: carenze di organico, maggiori controlli nei commissariati, aumento delle risorse per gli agenti. «Per due volte a distanza di poco tempo dai due episodi, sono rimaste vittime agenti giovanissimi».

Il tema del Tg2 Post non può che confluire su quanto la manovra del governo inciderà sul potenziamento delle risorse alle Forze dell’ordine. Il tema è rilanciato da Storace e Toti. Il quale in qualità di governatore sa bene che gli annunci contraddittori del governo giallorosso nascondono un inganno. Storace ha infine inquadrato la tagedia di Trieste in un contesto più ampio: l’immigrazione e le regole per entrare nel nostro Paese. «Il tema è, chi viene da mezzo mondo in Italia per poi uccidere  i nostri agenti».

 

 

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