Torino, sequestrato il manuale dell’anarchico: le istruzioni per seminare violenza

20 Set 2019 14:02 - di Redazione

Un documento che ratifica e dà le istruzioni per l’uso della violenza in città. Consigli ed esperienze per scendere in piazza con determinazione, consapevole che la repressione colpisce qualsiasi modalità di espressione di dissenso e sovversione, “buona o cattiva”. Così viene presentato l’incredibile opuscolo “Corteo. Prima, dopo, durante”, una sorta di  manuale dell’anarchico, di vademecum di comportamento per i rivoltosi dei centri sociali che intendono partecipare ai cortei di protesta.

Torino, rinvenuto in una perquisizione il manuale dell’anarchico

Il documento, datato marzo 2019, era stato rinvenuto la prima volta nella scuola torinese occupata a seguito dello sgombero dell’asilo di via Alessandria e oggi è “tornato alla ribalta” durante le 17 perquisizioni condotte in tutta Italia dalla Digos torinese che ha portato all’esecuzione di 14 misure cautelari. Tra i consigli c’è quello di non isolarsi ma procedere compatti in gruppo, non fare fotografie perché nel caso di sequestro dei cellulari possono contribuire al riconoscimento. E ancora: tra le pagine del manuale viene considerato “opportuno” portarsi cambi di abito per cambiarsi subito dopo l’attacco, utilizzare maschere antigas e occhiali da piscina per contrastare gli effetti dei lacrimogeni. Tra i suggerimenti anche l’utilizzo di alcuni farmaci per dare sollievo al bruciore provocato dai candelotti. E non è ancora tutto: per rallentare l’avanzata delle forze dell’ordine viene consigliato di improvvisare barricate rovesciando, per esempio, cassonetti della spazzatura in strada e, nel caso di fermo, la raccomandazione è di usare il diritto di restare in silenzio e non dire nulla alla polizia, così come, nel caso di ferite, di farsi refertare ogni contusione, anche la più lieve.

Consigli operativi di tipo violento per i militanti più pericolosi

«Il ritrovamento di questo documento – ha sottolineato Carlo Ambra, dirigente della Digos di Torino – è molto importante perché innanzitutto ha una data recente, quella del marzo 2019, quando a Torino si svolse un corteo internazionale durante il quale riuscimmo con una manovra storica a chiudere la parte dura, il blocco nero, degli anarchici in via Aosta e dove poi sequestrammo un arsenale di oggetti. Inoltre è importante perché dà consigli operativi di tipo violento da utilizzare per i militanti che intendono partecipare nella parte violenta del cortei al fine di evitare di essere individuati e riconosciuti dalle forze dell’ordine». Una incitazione all’odio, a come mistificarne gli effetti e a nascondere i carnefici.

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