Sindacati contro CasaPound: per la festa di Verona urlano al “pericolo fascista”
Ci mancava anche questa: tra gli spauracchi e le contro-indicazioni sbandierate in questi ultimi giorni contro l’iniziativa veronese indetta e organizzate tra mille difficoltà dai giovani di CasaPound oggi intervengono a gamba tesa i sindacati locali che, in una nota di dissenso congiunta – che li vede dunque su questo tutti d’accordo – in cui scomodano presidente di Regione, sindaco di Verona e addirittura la Carta Costituzionale per sbandierare pericoli di “dittature” di ritorno e per scoraggiare – o meglio, intimare vivamente divieti ed esprimere contrarietà – chi ha cariche amministrative comunali o regionali a partecipare alla festa nazionale che Casapound vorrebbe celebrare dal 5 all’8 settembre in una località della provincia veneta ancora da definire.
I sindacati contro la festa di CasaPound a Verona
«Sdegno» rispetto alla «preannunciata festa nazionale che Casapound vuole svolgere nei giorni 5-6-7-8 settembre in una località della provincia ancora da definire». Ad esprimerlo, in una nota congiunta, sono le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil di Verona che lanciano un appello al presidente del Veneto Luca Zaia e al sindaco di Verona Federico Sboarina per far valere la Costituzione, dando voce ai principi democratici e di libertà in essa contenuti e rinnegando nuovi fascismi e dittature. «Dalle informazioni dei media e dalla locandina che è stata diffusa – sottolineano il segretario generale Cgil Verona Stefano Facci, il segretario generale Cisl Verona Massimo Castellani e il segretario generale Uil Verona Lucia Perina – si riscontra che alcune personalità politiche, che ricoprono cariche amministrative comunali, regionali e nazionali, risultano essere tra i partecipanti dell’iniziativa promossa da questa associazione notoriamente legata alla politica di estrema destra e che fa riferimento al fascismo, con gesti, slogan e documenti politici, in spregio alla nostra Carta Costituzionale».
Una nota congiunta indirizzata a presidente della Regione e sindaco
E così. dopo una estenuante serie di recriminazioni ideologiche e accuse deontologiche, prosegue la nota congiunta delle associazioni sindacali locali, «chiediamo pertanto al presidente Zaia e al sindaco Sboarina di prendere i provvedimenti necessari affinché chi amministra e rappresenta le istituzioni del nostro paese, non prenda parte a questo evento; non basta negare il patrocinio, serve una netta presa di posizione che affermi i valori Costituzionali oggi messi in pregiudizio dall’iniziativa». I sindacati chiedono inoltre al prefetto di Verona e a tutte le associazioni democratiche «di vigilare ed impedire che tali iniziative abbiano luogo».