Roberto Gualtieri, il prof di storia cresciuto a pane e Ds, è il nuovo ministro dell’Economia (video)
Cinquantatrè anni, romano, professore di Storia contemporanea alla Sapienza, europarlamentare del Pd dal 2009, presidente della commissione Problemi economici e monetari dell’Europarlamento. È un politico di provata fede dem, Roberto Gualtieri, il nuovo ministro dell’Economia che prende il posto del tecnico Giovanni Tria. Stimato a Roma e Bruxelles, soprattutto dal gotha finanziario che conta, Gualtieri, classe 1966, con la passione per la chitarra, approda alla guida del ministero del Tesoro dopo ben tre mandati al Parlamento europeo. Eletto a Strasburgo per la prima volta nel 2009 ha ricoperto incarichi di peso, tra i quali dal 2014 la presidenza della commissione Problemi economici.
La giovinezza trascorsa tra università e militanza politica nei giovani Ds, è vicedirettore della Fondazione Istituto Gramsci. Membro della segreteria romana dei Ds tra il 2001 e il 2006, ha avuto un ruolo attivo nella transizione al Partito democratico come membro della commissione di saggi per la redazione del Manifesto del Pd. Nel 2007 viene eletto all’Assemblea nazionale del Pd nel 2008 entra nella direzione nazionale. Profilo gradito a Roma e all’Ue, nei quasi 10 anni a Bruxelles Gualtieri ha intessuto relazioni ai più alti livelli politici e tecnici nelle tre istituzioni, con un ruolo anche nelle trattative che hanno permesso all’Italia di scongiurare le invise procedure Ue sui conti. Una nomina quella di Gualtieri che risponde dunque alla volontà di facilitare i negoziati con la Commissione Ue, che in autunno si esprimerà sulla legge di Bilancio italiana, la grande sfida che attende il neo ministro tra scarse risorse e pil al palo. Anche Christine Lagarde, futura presidente della Bce, ha elogiato il lavoro di Roberto Gualtieri: «Vorrei rendere omaggio al Parlamento europeo e al presidente Gualtieri per il lavoro svolto su mercato dei capitali. Anche se il lavoro non è finito», ha detto poche ore fa.