Delitto Cerciello Rega: il carabiniere Varriale è indagato dalla Procura militare

9 Set 2019 16:33 - di Redazione
Il luogo dove è stato ucciso il vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega

Andrea Varriale, il collega del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ucciso a coltellate il 26 luglio scorso nel quartiere Prati a Roma, è indagato dalla Procura militare. Lo riferisce l’agenzia di stampa Adnkronos.

Il reato contestato è violata consegna

Secondo quanto emerso dalle indagini entrambi i carabinieri la sera del 26 luglio si erano presentati disarmati all’appuntamento con i due diciannovenni americani Christian Gabriel Natale Hjort e Finningan Lee Elder, ora in carcere per l’omicidio del vicebrigadiere. Alla luce di questo sviluppo dell’indagine l’iscrizione risulta un atto dovuto e a Varriale viene contestato l’articolo 120 del codice penale militare di pace che riguarda la violata consegna da parte di militare di guardia o di servizio.

Parallelamente prosegue il lavoro della procura militare anche sul fascicolo aperto in relazione alla diffusione della foto di Christian Gabriel Natale Hjorth ammanettato e bendato nella caserma di via in Selci. Lo scorso agosto era stato iscritto nel registro degli indagati un militare a cui viene  contestata la “divulgazione di notizie segrete o riservate”.

Cerciello Rega e Varriale erano disarmati

Varriale ha ammesso davanti ai magistrati che lui e Cerciello erano entrambi disarmati: i due infatti erano in servizio antispaccio e, come ha spiegato il militare, si tratta di un’attività che viene svolta in borghese e con un abbigliamento, specie in estate, che renderebbe complicato il possesso della pistola senza far saltare la ‘copertura’. Una versione ritenuta credibile dagli inquirenti.

Agli atti della Procura, in vista dell’udienza davanti al tribunale del Riesame fissata per il prossimo 16 settembre, anche un video di circa mezz’ora in cui si vedono i due americano mentre compiono una sorta di sopralluogo in via Cesi, zona Prati a Roma, prima di incontrare i due carabinieri, per verificare la presenza di telecamere. E’ anche grazie a questo stratagemma che il momento dell’omicidio del vicebrigadiere Rega non è stato ripreso da nessuna telecamera di videosorveglianza. Il filmato mostra i due americani che al passaggio di un’auto dei carabinieri si nascondono dietro alcune auto in sosta.

All’appuntamento, vicino a dove i due americani alloggiavano in albergo, si sarebbe dovuto presentare Sergio Brugiatelli, “l’intermediario” dei pusher dai quali gli americani avevano comprato cocaina rivelatasi poi essere tachipirina, che voleva indietro il suo zaino rubatogli alcune ore prima a piazza Mastai, nella zona di Trastevere. Nel video in mano agli inquirenti non si vede il coltello con il quale Elder ha ucciso Cerciello e che secondo quanto ricostruito, teneva nella tasca della felpa.

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