Batterio New Delhi, 90 casi solo in Toscana: è letale 4 volte su 10
Salgono a 90 i casi di infezione da enterobatteri New Delhi in Toscana, secondo l’aggiornamento pubblicato dall’Agenzia regionale sanitaria (Ars). «Tra novembre 2018 e il 15 settembre 2019 i batteri Ndm sono stati isolati nel sangue di 90 pazienti, e i casi sono risultati letali nel 40% dei pazienti con sepsi». Dunque sono 36 le morti sospette legate al batterio, confermano all’AdnKronos Salute dalla Regione Toscana. «Una percentuale – conclude l’Ars – paragonabile alla letalità per questa condizione causata da altri batteri resistenti agli antibiotici carbapenemici».
New Delhi: si lavora su una molecola killer
Una molecola antimicrobica efficace contro il batterio New Delhi in sperimentazione all’Università di Siena. Il superbatterio è considerato responsabile nell’ultimo anno di diverse morti sospette negli ospedali toscani. Il gruppo di ricerca coordinato dal professor Alessandro Pini al dipartimento di Biotecnologie Mediche dell’Ateneo senese lavora da anni su una molecola antimicrobica che recentemente si è rivelata efficace contro il batterio New Delhi, come descritto in un articolo pubblicato sulla rivista “International Journal of Antimicrobial Agents”. La molecola, appartenente alla classe molecolare dei peptidi antimicrobici, attualmente si trova nella fase finale di sviluppo preclinico.
Il lavoro dell’università di Siena
In collaborazione con il gruppo del professor Rossolini all’Università di Firenze sono in programma prove di efficacia su ceppi di New Delhi isolati nella Regione Toscana. La molecola è attualmente in licenza all’azienda SetLance srl, una società con sede a Siena, fondata nel 2009 da Alessandro Pini, Luisa Bracci e Chiara Falciani, e che, operando in convenzione con l’Università di Siena, si occupa dello sviluppo farmaceutico di farmaci antimicrobici attraverso contratti di ricerca con multinazionali del farmaco.