Strage di Bologna, Rampelli: «Le note del Sismi sono una svolta, ora via tutti i segreti»

3 Ago 2019 18:16 - di Redazione

Sono «atti dirimenti per la ricerca della verità». Il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, interviene sul caso dei due documenti del Sismi «riservatissimi» scoperti dal ricercatore Giacomo Pacini e collegati alla strage di Bologna e sottolinea che «potremmo essere di fronte a una clamorosa svolta nelle indagini». «Si lavori – chiede – per desecretare i documenti».

Una svolta «clamorosa»

«In merito alla strage di Bologna, la notizia dell’esistenza di due documenti del Sismi – che parlerebbero delle minacce di attentati all’Italia da parte del Fronte popolare per la liberazione della Palestina a ridosso delle stragi di Bologna e Ustica – costituiscono oggi più che mai atti dirimenti per la ricerca di quella verità storica e processuale che l’Italia attende da 39 anni», sottolinea Rampelli. «Significa – aggiunge l’esponente di FdI – che potremmo essere di fronte ad una clamorosa svolta nelle indagini. Prima fra tutte la revisione del processo».

Rampelli: «Commissioni d’inchiesta chiave per la verità»

«Si lavori quindi per desecretare i documenti», è l’esortazione di Rampelli, che ricorda come «a questo punto la proposta di legge promossa da Fratelli d’Italia per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti di Bologna, che si aggiunge alla pdl che presentai un anno fa per la richiesta di una commissione d’inchiesta su Ustica, diventa la chiave d’accesso per raggiungere la verità». «Lo dobbiamo alle famiglie delle vittime e – conclude il vicepresidente della Camera – a quella parte politica accusata per bugiarda estensione di un delitto incompatibile con i suoi principi».

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