Omicidio Diabolik, il questore: funerali privati. La sorella: no, esequie degne di lui

9 Ago 2019 17:07 - di Roberto Frulli
Il leader degli Irriducibili della Lazio, Fabrizio Piscitelli, detto "Diabolik"

Arrivano i primi risultati dell’autopsia sul corpo di Fabrizio Piscitelli, detto “Diabolik“, il capo ultrà della Lazio freddato nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso con un unico colpo di pistola  alla nuca mentre si trovava, seduto su una panchina, nel Parco degli Acquedotti, a Roma, assieme alla sua guardia del corpo, un cubano, in attesa di una persona che gli aveva dato appuntamento.
Diabolik è morto praticamente all’istante in quello che sì è rivelato essere un vero e proprio agguato all’interno del Parco in zona Tuscolana.
I primi esiti degli esami autoptici, effettuati ieri all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico Tor Vergata, dicono che “Diabolik“, considerato il leader degli Irriducibili Lazio, è morto sul colpo.

Intanto gli agenti della Squadra Mobile continuano ad ascoltare parenti e amici della vittima, mentre è in corso l’analisi dei telefoni cellulari a caccia di ultime chiamate o messaggi che possano portare al killer o ai suoi mandanti.

Tra le persone ascoltate dagli inquirenti che indagano sull’omicidio di Fabrizio Piscitelli ci sono anche la moglie e la sorella dello storico capo ultras della Lazio.
Già nelle scorse ore era stato sentito dalla Squadra Mobile l’autista, un cubano, che lo accompagnava a tutti gli appuntamenti da circa una decina di giorni così come la sera del delitto.
Piscitelli non poteva infatti guidare dopo essere stato sottoposto a una misura di prevenzione. Al momento però, dalle testimonianze raccolte da amici e familiari, non sono emersi elementi utili alle indagini, né notizie di cambi di abitudini legati a possibili minacce.

Al momento gli investigatori che indagano sull’omicidio di Diabolik stanno esaminando i tre cellulari che erano nella disponibilità dello storico capo ultras della Lazio.
L’obiettivo è quello di ricostruire i contatti avuti nelle ore e nei giorni precedenti all’omicidio e chi gli abbia dato appuntamento nel parco al Tuscolano dove poi è stato ucciso.
Le indagini, coordinate dalla Dda, non escludono il coinvolgimento della criminalità organizzata, sia italiana che estera come anche quella albanese.
Intanto, anche temendo incidenti, il questore di Roma, Carmine Esposito ha ritenuto opportuno disporre per ragioni di ordine e sicurezza pubblica i funerali in forma privata di Fabrizio Piscitelli: si terranno alle 6 del mattino di martedì 13 settembre nella cappella del cimitero Flaminio, in via Flaminia, «con tutte le cautele atte ad assicurare la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini».
Reagisce la sorella di “Diabolik”, Angela Piscitelli annunciando: «Sto scrivendo al Questore, al Prefetto, al Ministro dell’Interno, mio fratello avrà il funerale di cui è degno e che vogliono i suoi cari. Provvederò a fare ricorso al Tar e, nell’attesa, ci guarderà in tutte le azioni di tutela per lui».

 

 

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