L’ex Br Etro su Facebook offende e insulta tutti. E a sorpresa dice: simpatizzo per Salvini

26 Ago 2019 16:04 - di Redazione

Giorgia Meloni lo ha querelato per le offese volgari e indecenti che le ha rivolto su Facebook. Lui è Raimondo Etro, ex brigatista rosso che è stato condannato per avere partecipato all’organizzazione del sequestro di Aldo Moro. Etro su Facebook è attivissimo, con più di un profilo, da dove martella tutti, con ingiurie e commenti dove il confine tra il ragionamento e la volgarità più becera viene spesso e volentieri oltrepassato.

E quando si dice tutti, vuol dire veramente tutti. Detesta quelli del Pd, in particolare il nuovo leader Nicola Zingaretti, che giudica un “pagliaccio”. Eloquente la foto postata di un cane che defeca sul simbolo dei dem. Definisce “m…a” il Movimento Cinquestelle. Ovviamente si dichiara nemico giurato di Fratelli d’Italia e di CasaPound. Non è più tenero con i compagni. Ecco cosa scrive di Adriano Sofri: “Uno di quelli che hanno mandato una generazione di giovani ad ammazzare e a farsi ammazzare, pupillo di una casta ignobile e assetata di sangue”. Non è più tenero con Barbara Balzerani, che aveva ironizzato sui “fasti” del quarantennale dell’omicidio Moro: “Inoltre lei dimentica che chi le permette di parlare liberamente… è proprio quello Stato che noi volevamo distruggere e di cui abbiamo assassinato a sangue freddo i rappresentanti, così pregni di quella stessa schizofrenia che oggi affligge i musulmani che da una parte invidiano il nostro sistema sociale, dall’ altra vorrebbero distruggerlo. Il silenzio sarebbe preferibile all’ ostentazione di sé, per il misero risultato di avere qualche applauso da una minoranza di idioti che indossano la sciarpetta rossa o la kefiah. Ci rivedremo all’ Inferno”.

Ancora, definisce Macron l’ “effeminato”. Non digerisce il bacio tra Asia Argento e Vladimir Luxuria: “Quando penso che generazioni di donne e uomini hanno sacrificato la propria vita e anche quella di altri, illudendosi di creare una società più giusta, e poi vedi che i simboli di quegli ideali sono finiti nelle mani di un travestito e di una meretrice… provi soltanto una grande amarezza”. Suggerisce a Laura Boldrini di andare da uno psichiatra. Definisce Roberto Saviano “una fighetta che gioca a fare l’uomo”. Non ama il personaggio di Carola Rackete. Rivolge insulti a Monica Cirinnà.

Posta persino un articolo del Secolo d’Italia il cui titolo deve averlo compiaciuto: “Raggi fa l’antifascista per nascondere il disastro di Roma”. Cita Montanelli per dire che è impossibile integrare gli zingari. Sostiene che Gad Lerner fa vomitare e che Roberto Fico è “un uomo di niente”. Accusa Emanuele Fiano di avere ridato ossigeno ai fascisti.

Ce l’ha con quelli che cantano Bella Ciao ai comizi di Matteo Salvini: “Siete come i soldi spicci. Fate tanto rumore ma non valete un ca..o”. Infatti Etro si dichiara simpatizzante di Salvini, probabilmente per assecondare la sua ansia dissacrante di provocazione:

 

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