A 12 anni in coma etilico: tre ragazzini finiti in rianimazione al Bambino Gesù

3 Ago 2019 17:53 - di Redazione

Sono tre i ragazzini, poco più che bambini, ricoverati di recente al Bambino Gesù di Roma per coma etilico. A rivelarlo è stato Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria, la Sip, lanciando l’allarme sulla diffusione e la portata dello “sballo alcolico” tra giovani e giovanissimi. I tre ragazzini, finiti in rianimazione, hanno 12-13 anni.

L’allarme dei pediatri

«Recentemente in ospedale a Roma abbiamo avuto 3 adolescenti, ragazzini di 12-13 anni, in coma etilico ricoverati in rianimazione», ha spiegato all’Adnkronos Salute Villani, che è anche responsabile dell’Unità operativa complessa di pediatria generale e malattie infettive del Bambino Gesù. «Sono convinto che i casi che arrivano sui giornali siano solo la punta dell’iceberg», ha aggiunto Villani, sottolineando che «basta guardarsi intorno la sera, soprattutto nel fine settimana, per vedere quanti adolescenti, ancora ragazzini, alle prese con il rito dell’aperitivo». O che è sufficiente «chiedere ai tassisti quanti ne trasportano il venerdì o il sabato notte, stravolti dall’alcol». «E non c’è differenza – ha chiarito il medico – fra maschi e femmine». «Occorre più attenzione da parte di chi vende alcolici, più consapevolezza fra i giovanissimi sui rischi e sui danni per la salute, ma anche più attenzione da parte della società. Magari attraverso campagne di sensibilizzazione», ha proseguito Villani.

Una moda pericolosa

Il messaggio, per il pediatra, deve essere «chiaro e netto, anche perché il passaggio da un consumo occasionale o per sfida all’abitudine è breve». «E il binge drinking», che porta a bere tanto in poco tempo fino a stravolgersi, «è una moda pericolosa, arrivata ormai anche da noi». I danni, ha precisato Villani, possono essere acuti ed evidenti, come nel caso del coma etilico. Ma anche cronici, a carico del fegato. E il problema non è solo questo: «I giovanissimi che bevono rischiano anche sulla strada». Prendere il motorino o la macchinetta dopo una festa alcolica o un aperitivo può comportare un pericolo, «anche se il ragazzo ha bevuto quantità modeste. Ecco perché è importante che il compagno alla guida non abbia bevuto». Secondo Villani, i giovanissimi non hanno la percezione dei pericoli legati al drink o allo shot, «e in estate le occasioni si moltiplicano. Occorre davvero fare di più per aumentare la consapevolezza tra i ragazzi».

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