Vino adulterato in tutta Italia, 11 arresti: quali sono le aziende poste sotto sequestro

11 Lug 2019 17:33 - di Redazione

Undici persone arrestate e 6 aziende vinicole sequestrate tra la Puglia e Roma, altre 42 persone denunciate. È il bilancio dell’indagine denominata ”Ghost Wine”, che prevede l’esecuzione di ordinanze di misure cautelari restrittive e di sequestri preventivi, con l’impiego di oltre 200 militari del Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Napoli, di unità dell’Arma territoriale e circa 90 appartenenti all’Unità Centrale Investigativa dell’Icqrf. L’operazione, è stata condotta dal Nas di Lecce e dall’Icqrf e coordinata dalla Procura della Repubblica del medesimo capoluogo.

Indagine condotta in tutta Italia

La disamina degli elementi raccolti ha evidenziato la sussistenza di vari reati di natura associativa e non, finalizzati al commercio di prodotti vinosi sofisticati, quali la falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico ed in registri informatizzati, la frode nell’esercizio del commercio, la vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, la contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, il riciclaggio e auto riciclaggio, l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata, fatti di reato commessi, in tutta la Puglia e in diverse località italiane.

Operazione Ghost wine: il vino fantasma

In particolare, nel corso delle attività, sono state acquisite vere e proprie ‘ricette’ per l’utilizzo dello zucchero che unitamente ad altre sostanze, per il tramite di pratiche enologiche illegali, rendevano nuovamente idoneo vino acescente e/o di cattiva qualità per mezzo di una nuova fermentazione, oppure per la produzione di vino, mosto e mosto concentrato rettificato, utilizzati anche nella produzione di aceto balsamico di Modena, con il solo utilizzo di zucchero miscelato ad altre sostanze chimiche in particolare il Fosfato Monopotassico e il Solfato Potassico, generalmente utilizzati come concime, che si presume siano stati utilizzati per intervenire nella salinità del vino. Per le indagini sono state utilizzate intercettazioni telefoniche e riprese video e sono stati svolti servizi di osservazione, controllo e pedinamento con rilievi fotografici degli incontri più significativi fra le persone di interesse investigativo. Inoltre sono stati sequestrati sostanze di prodotti sofisticati e di prodotti atti idonei a sofisticare e acquisiti documenti relativi al trasporto del vino.Nel corso delle indagini è stato già arrestato in flagranza uno degli indagati per una sofisticazione in flagranza, nonché effettuati d’iniziativa molteplici sequestri di prodotti vinosi e strutture, per un valore stimato di circa 70 milioni di euro.

Ecco le aziende poste sotto sequestro

Il giudice, come da richiesta della Procura di Lecce, ha disposto anche il sequestro preventivo di quattro aziende: Agrisalento Srl di Copertino; Enosystem Srl di Copertino; Megale Hellas Srl di San Pietro Vernotico; Ccib Food Industry Srl di Roma.“

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Giuseppe Tolu 12 Luglio 2019

    Maledetti! Ci potessero affogare in quella porcheria.