Sulla mozione grillina NoTav, si discute su come mandare all’aria il governo Conte

31 Lug 2019 17:45 - di Redazione

Governo a rischio sulla Tav? Lo spettro della crisi, raccontano fonti parlamentari, aleggia sul Senato, dove la prossima settimana si voterà la mozione M5S sul no alla grande opera. Secondo gli ultimi rumors raccolti dall’Adn Kronos, Fi e Fdi, schierati per il sì, potrebbero stavolta, per mandare in crisi la maggioranza, non votare. Uscendo dall’Aula, lascerebbero così ‘sola’ la Lega e consentendo ai Cinque stelle di approvarsi la mozione.

Forza Italia in allarme

Sia a palazzo Madama che in Transatlantico, a Montecitorio, c’è grande fermento sugli ‘effetti’ di questo scenario. Se da un lato, le opposizioni riescono ad ottenere la crisi, dall’altro, però, sacrificherebbero un cavallo di battaglia, ovvero il sì alla Torino-Lione. A lanciare l’allarme è il vicepresidente vicario dei deputati azzurri Roberto Occhiuto: ”Il gruppo di Fi alla Camera si è sempre espresso a favore della Tav, anche con diversi atti parlamentari”. E fa il nobile…: “La mozione del M5S al Senato sulla Torino-Lione non può essere il pretesto per far prevalere le logiche di palazzo sugli interessi degli italiani”.

Aspettano Berlusconi

“E’ giusto quindi -avverte Occhiuto- che le scelte che il partito si appresta a prendere in merito alla votazione sulla mozione pentastellata siano condivise anche dai deputati. Raccogliendo le sollecitazioni di molti colleghi, ho chiesto a Gelmini di convocare subito un’assemblea del gruppo per confrontarci e per offrire le nostre valutazioni ai senatori di Fi”. Gli fa eco Osvaldo Napoli:
”Far cadere il governo giallo-verde è importante, ma realizzare il Tav e impedire un nuovo blocco dell’opera è ancora più importante per un partito come Forza Italia nato e cresciuto seguendo sempre la rotta degli interessi generali del Paese”. Nelle prossime ore Berlusconi potrebbe far sentire la sua voce in proposito e dettare la linea da seguire.

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