Rottamazione ter, l’Agenzia delle entrate non consente la compensazione del credito Iva
Nonostante l’Agenzia delle entrate sia intervenuta in merito alla possibilità di compensare il credito Iva certificato per il pagamento della rottamazione ter rispondendo ad un interpello 913-844/2018, di fatto però non è consentita la compensazione orizzontale (ossia credito Iva con debiti tributari) solo perché l’Agenzia delle entrate non ha recepito ufficialmente l’interpello con un decreto. Questo significa che di fatto il 31 luglio migliaia di aziende scopriranno di non poter utilizzare il credito Iva certificato per il pagamento della prima rata della rottamazione ter, procedura peraltro consentita nella rottamazione bis. Facciamo un esempio concreto: un contribuente ha utilizzato il credito Iva certificato presente nel cassetto fiscale pagando la prima rata della rottamazione ter con un F24 accise; nei 3 giorni successivi l’Agenzia delle entrate prevede la presentazione allo sportello del Mod. RC1 “Comunicazione di avvenuta compensazione dei crediti iscritti a ruolo e richiesta di imputazione dei pagamenti” e si scopre appunto che solo perche l’Agenzia delle entrate non ha recepito l’interpello 913-844/2018 la compensazione non si può fare. Sorge a questo punto il legittimo dubbio che l’Agenzia delle entrate sia in mala fede, perché la compensazione dei crediti vantati porterebbe a un minor gettito fiscale. La conseguenza peggiore e che chi compenserà il 31 luglio e si vedrà rigettato nei giorni seguenti la richiesta di imputazione, decadrà dal beneficio concesso dalla definizione agevolata.
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