Primavalle, tre arresti per le sassaiole e le barricate, ma sul web gira solo la foto del bimbo con i libri… (video)

16 Lug 2019 17:11 - di Redazione

C’è un bambino che va via dalla ex scuola occupata di Primavalle sgomberata ieri dalla polizia perché pericolante. Un bambino che porta con sé dei libri. L’immagine, scattata da un fotografo Ansa, è diventata la nuova icona del fronte degli “umani” contro i disumani che invocano ordine e sicurezza, l’emblema dell’innocenza violata dal “regime” salviniano. Si sa, del resto, che alla sinistra fucsia i bambini piacciono tantissimo, soprattutto se sono soggetti di foto-simbolo, da sbandierare sui social. Piacciono meno quando c’è da prendere posizione su scandali come quello di Bibbiano, derubricato a inchiestina di serie C.

Sia come sia, la foto è finita in prima pagina sul quotidiano Avvenire, che invoca tolleranza per gli occupanti di Primavalle e pugno di ferro per l’occupazione di CasaPound, chiedendosi come mai i fascisti del terzo millennio siano ancora a via Napoleone III. Forse perché lo stabile di CasaPound non è stato dichiarato inagibile? No – risponde la sinistra fucsia con dietro tutto il fronte caramelloso degli umanitari da terrazza – stanno lì perché sono protetti dal ministro degli Interni. Il quale ministro, proprio oggi, ha rivelato che i neonazisti col missile progettavano un attentato proprio contro di lui. Ma la notizia dev’essere apparsa di secondo livello, rispetto al bambino deamicisiano coi libri in mano.

Poi ha parlato anche il prefetto di Roma, Gerarda Pantalone, che ha spiegato che le famiglie sono state ricollocate. La metà degli occupanti della ex scuola di Primavalle ha accettato le nuove destinazioni e ha fatto le valigie senza troppe proteste. Ma c’è uno zoccolo duro di occupanti che resiste. Delle loro imprese non vediamo circolare foto, né video. Uno lo facciamo circolare noi, riprendendolo dal quotidiano romano Il messaggero.

Si sa intanto che per la guerriglia scatenata da una parte degli occupanti ci sono stati tre arresti: Farah Nouh, un ragazzo nato in Marocco, di 18 anni, che viveva all’interno della struttura occupata. E poi, ancora: Farah Abderrahim, anche lui nato in Marocco, classe 1975: ha diversi precedenti penali. La terza persona arrestata dalle forze dell’ordine è Damnati Adib Soucaina, nata a Roma, classe 1993.

 

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