Piemonte, si sono fregati 15 milioni di euro per costruire il palazzo della Regione
I carabinieri del Nucleo investigativo di Torino hanno notificato 10 avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 2 funzionari e 2 ex funzionari della Regione Piemonte e di 6 amministratori di società. Gli indagati sono ritenuti, a vario titolo, responsabili di abuso d’ufficio in concorso, inadempienza contrattuale in concorso, peculato in concorso e falso ideologico. I provvedimenti scaturiscono da una articolata indagine iniziata nel 2018 a carico di dirigenti e funzionari della Regione Piemonte che, secondo l’accusa, abusando delle funzioni loro devolute nell’ambito della procedura contrattuale di costruzione del nuovo palazzo dell’ente, si sarebbero appropriati, falsificando i registri di contabilità, di oltre 15 milioni e mezzo di fondi regionali liquidandoli alla consortile incaricata della costruzione dell’opera per la fornitura e posa di materiale di fatto ‘mai’ entrati in cantiere.
Materiali non conformi
Nel corso dell’indagine, sono inoltre emersi profili di responsabilità anche a carico degli amministratori delle società coinvolte nella realizzazione dell’opera ritenuti responsabili di inadempienza contrattuale. In pratica, avrebbero fornito alla stazione appaltante piastrelle non conformi agli standard richiesti. Erano prive del previsto trattamento con prodotti consolidanti e idrorepellenti e gravate da valori eccessivi di deformabilità sia sotto carico che a scarico avvenuto, e per questo in buona parte lesionatesi nel tempo e già sottoposte a sequestro lo scorso febbraio.
E’ il secondo filone d’indagine
Si tratta di un secondo filone d’indagine dopo che quello principale si era concluso il 27 febbraio scorso con l’assoluzione di sei imputati. Tra questi c’era anche l’ex presidente della Regione Piemonte Ezio Enrietti. Erano accusati a vario titolo di corruzione, abuso d’ufficio e falso ideologico per le presunte irregolarità nelle procedure d’appalto inerenti la costruzione del grattacielo. La Procura aveva chiesto condanne comprese tra i 2 anni e 4 mesi fino a 3 anni e 4 mesi.