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Napoli violenta, tabaccaio aggredito dal nigeriano muore dopo un mese di agonia

Cronaca - di Mia Fenice - 4 Luglio 2019 - AGGIORNATO 4 Luglio 2019 alle 15:37

È morto in ospedale dopo quasi un mese di agonia Ulderico Esposito, il tabaccaio di 52 anni aggredito da un extracomunitario lo scorso 9 giugno all’interno della stazione di Chiaiano, della linea 1 della metropolitana di Napoli. Il pugno sferrato dal nigeriano gli aveva causato una emorragia cerebrale. Ricoverato all’ospedale Cardarelli, è deceduto durante la scorsa notte. Il nigeriano era stato arrestato dalla polizia la sera stessa dell’aggressione.

Napoli, l’aggressione al tabaccaio

La brutale aggressione avvenuta il 9 giugno ha rappresentato l’ultimo atto di una tensione che andava avanti da diverso tempo tra l’uomo e alcuni extracomunitari che erano soliti chiedere l’elemosina all’interno della stazione Chiaiano della metropolitana di Napoli. Più volte era stato intimato loro di non infastidire la clientela e di andarsene, ed era stato anche esposto un cartello con il quale il gestore dell’esercizio commerciale invitava i clienti a non dare l’elemosina agli “accattoni davanti e nei pressi del negozio”, paragonando il guadagno giornaliero degli extracomunitari a quello di “un operaio specializzato italiano”.
Anche il 9 giugno, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Esposito aveva intimato al 32enne nigeriano di allontanarsi ma quest’ultimo a freddo gli ha sferrato un violentissimo pugno al volto, causandogli l’emorragia cerebrale risultata fatale la scorsa notte, quando il 52enne è deceduto all’ospedale Cardarelli dove era ricoverato da quasi un mese. Per il 32enne nigeriano l’accusa diventa ora di omicidio.

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