Maltempo, il governatore Marco Marsilio dichiara lo stato di emergenza in Abruzzo

12 Lug 2019 13:10 - di Redazione

Il presidente della giunta regionale abruzzese, Marco Marsilio, rende noto che, alla luce dei gravi eventi meteorologici di mercoledì 10, caratterizzati da manifestazioni piovose e grandinate di eccezionali intensità, la giunta regionale, riunita, questa mattina, a Pescara, in seduta straordinaria, ha deliberato la presa d’atto dell’eccezionalità degli eventi verificatisi sulla fascia costiera abruzzese. Considerando la notevole rilevanza dei danni subiti (su proprietà pubblica e privata) dai vari Comuni coinvolti, come è emerso durante la riunione di ieri al Coc di Pescara, nonché le difficoltà operative delle stesse amministrazioni, riferite allo stanziamento di risorse necessarie per restituire funzionalità al patrimonio pubblico e privato aggredito dall’eccezionale grandinata, la giunta regionale, dopo aver inviato specifica nota al capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, ha dato mandato alla struttura regionale di Protezione civile di adempiere ai provvedimenti necessari. Inoltre, la giunta regionale ha preso atto che la struttura regionale di Protezione civile ha comunicato ufficialmente ai 305 Comuni abruzzesi in merito all’attivazione della procedura di ricognizione di danni e fabbisogni mediante piattaforma telematica.

Sostegno alla richiesta avanzata al governo dal presidente della Regione Abruzzo Marsilio, di dichiarazione dello stato di emergenza. Lo esprime il presidente regionale di Cna Abruzzo, Savino Saraceni, secondo il quale “se è ancora troppo presto per quantificare con esattezza i danni prodotti dal maltempo dei giorni scorsi sul territorio regionale, e in particolare sulla costa, è fin troppo facile immagine che alla fine il conto sarà salatissimo”. Dice ancora Saraceni: “Tralasciando i problemi gravissimi dei cittadini per i danni patiti ad abitazioni e auto, ad essere colpite da trombe d’aria e grandinate sono state le attività produttive, gli insediamenti turistici, gli stabilimenti balneari, i negozi e le botteghe artigiane dei grandi centri urbani così come dei piccoli borghi”. “Un disastro, le cui conseguenze sono state in parte attenuate dall’abnegazione dei volontari, dall’intervento di Protezione civile e Vigili del fuoco, da semplici cittadini che hanno evitato così conseguenze ancora più gravi”, avverte.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *