Mafia, Palermo chiama New York: polizia e Fbi decapitano l’asse Inzerrillo-Gambino (video)
Un’operazione anti mafia congiunta tra la polizia italiana e l’Fbi. Così è stato scardinato il sodalizio transoceanico tra le famiglie degli Inzerillo, padrona nel mandamento di Passo di Rigano a Palermo, e quella dei Gambino, così nota e radicata a New York da avere perfino una voce su Wikipedia. Ai Gambino fa inoltre riferimento il film Gotti – Il primo padrino, che racconta le vicende di uno dei più potenti boss della famiglia. Gli inquirenti hanno parlato di una «joint venture del crimine organizzato».
Duecento agenti tra polizia e FbI, 19 arresti
L’operazione, che si è svolta tra Palermo e New York, quando qui era notte fonda e lì ancora sera, ha coinvolto oltre 200 agenti. Vi hanno partecipato uomini della Squadra Mobile di Palermo, del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Federal Bureau of Investigation di New York. Diciannove gli arresti disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, nei confronti di altrettanti «esponenti e sodali del mandamento mafioso di Passo di Rigano». Fra gli arrestati vi è anche il sindaco di Torretta, Salvatore Gambino, ritenuto dagli investigatori «a disposizione» del clan mafioso e accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Quella “New connection” tra Palermo e New York
Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori aggravato, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso ed altro. Le indagini dell’operazione, denominata “New connection”, hanno registrato il «forte legame instaurato tra Cosa Nostra palermitana e la criminalità organizzata statunitense, con particolare riferimento alla potente Gambino Crime Family di New York, nonché la forte capacità pervasiva, da parte della famiglia mafiosa di Passo di Rigano, sull’economia legale del quartiere, secondo una capillare divisione di ruoli e mansioni: dalla fornitura alimentare all’ingrosso alle classiche estorsioni, passando per la gestione dei giochi e delle scommesse on line».
Il ritorno degli “scappati”
A Passo di Rigano avevano ricostituito la loro roccaforte criminale importanti esponenti della famiglia Inzerillo, una storica cellula mafiosa palermitana, decimata da Totò Riina negli anni ’80, durante la seconda guerra di mafia. Agli esiti delle indagini, è risultato infatti che questi “scappati”, rientrati in Italia nei primi anni Duemila, avessero ricostituito le file della “famiglia”, anche grazie al ritrovato equilibrio con la fazione criminale avversa. Nel corso dell’operazione sono stati inoltre sequestrati beni per tre milioni di euro tra beni mobili, immobili e quote societarie, riconducibili agli indagati.