Estate, occhio ai “mostri” marini. Ecco come proteggere i bambini dalle punture
Magari fossero solo le meduse i “mostri” che popolano il nostro mare e spaventano i piccoli vacanzieri, per le fastidiose conseguenze che il loro contatto provoca sulla pelle. Purtroppo per tutti noi, i fondali marini di “mostri” ne ospitano anche altri e tutti si trasformano in incubi soprattutto per i bambini, i più restii ad uscire dall’acqua e, quindi, i più esposti a morsi e punture. Sui rischi connessi alle vacanze hanno fatto il punto gli esperti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, in un approfondimento con informazioni e consigli per le famiglie che sceglieranno di trascorrere l’estate sotto l’ombrellone e fare ogni tanto un tuffo dove l’acqua è più blu. Ma torniamo ai bambini: il loro “nemico” principale si chiama tracina o pesce ragno. È un pesce che vive sui fondali sabbiosi e presenta delle spine sulla pinna dorsale. Diffusissima nei nostri mari, è difficile intravederla perché si mimetizza con la sabbia. Se un bambino, giocando, poggia un piede o una mano sui suoi aculei, sono dolori. Infatti, penetrano nella pelle rilasciando una tossina che provoca un dolore immediato e molto intenso, il punto di inoculazione del veleno si arrossa e si gonfia. Talvolta possono comparire formicolii, perdita di sensibilità nella parte interessata dalla puntura, nausea, vomito e febbre.