A Roma case popolari usate come base dai pusher: nuovo caso a San Basilio

17 Lug 2019 16:42 - di Redazione

Un nuovo caso di case popolari usate dai pusher come base operativa per lo spaccio è stato scoperto a Roma dai Carabinieri. Si è verificato al quartiere San Basilio, una delle più note piazze romane della droga, dove già si erano registrati episodi analoghi.

Case popolari come base dei pusher

Gli uomini dell’Arma sono risaliti all’appartamento di proprietà dell’Ater ricostruendo la filiera locale dello spaccio. La casa, che era ufficialmente assegnata a una donna, si era trasformata in luogo di smercio, deposito e rifugio per gli spacciatori. I pusher utilizzavano il piano terra della residenza in via Corinaldo per spacciare attraverso un foro nella parete dell’androne del palazzo. Quando i carabinieri riuscivano a fare irruzione, cogliendoli di sorpresa, gli spacciatori scappavano nell’appartamento, gettando la droga nel water. In alcuni casi però i militari sono riusciti a entrare nella casa blindata e a recuperare dosi di droga, comprovando quella che era ormai una prassi per i pusher.

Una prassi diffusa

Informata la Procura della Repubblica di Roma, è stato richiesto il sequestro, che il Gip ha concesso con un decreto dello scorso 20 giugno. L’assegnataria dell’appartamento è ora indagata per aver violato la normativa sugli stupefacenti. L’immobile è stato affidato in custodia giudiziaria all’ente Ater proprietario. Ma il caso non risulta affatto isolato e gli stessi carabinieri ritengono che per i pusher sia ormai una prassi servirsi per i loro affari di appartamenti, che spesso sono case popolari. Da Tor Bella Monaca a San Basilio le cronache romane registrano numerosi casi analoghi, con un primato proprio per la zona interessata anche dall’ultimo episodio.

 

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