A Jesolo le baby gang multietniche seminano il terrore: nel mirino anche i bagnini

1 Lug 2019 15:46 - di Redazione

«Pene severe contro questi teppisti. E da parte nostra ci costituiremo parte civile». Tuona pesantemente il presidente di Federconsorzi, Renato Cattai, contro quanto avvenuto ieri alla torretta 16, all’interno del Consorzio Trieste. Una baby gang multietnica, composta da circa trenta ragazzi, tutti giovanissimi, molti dei quali tra i 15 ed i 16 anni, tra italiani e stranieri, residenti a Treviso città e provincia, ha aggredito, offeso e picchiato selvaggiamente tre addetti al salvataggio, mandandoli in ospedale. Una vera e propria azione punitiva progettata per il pomeriggio per lavare l’onta, questa la loro incredibile interpretazione, di essere stati spostati da dove, al mattino, si erano posizionati, ovvero a ridosso della torretta (cosa non consentita, per questioni di sicurezza).

Cattai ha proseguito prendendo posizione contro i teppisti: «È inammissibile che succedano situazioni del genere da parte di quattro teppisti. Ai nostri angeli, perché così devono essere considerati tutti coloro che ogni giorno lavorano per la sicurezza in mare, va tutta la nostra solidarietà». Per questo il presidente ha proseguito specificando che “nei confronti di quei ragazzi e del gesto compiuto la più dura condanna: oltre alla situazione in sé, ovvero gli insulti e l’aggressione, va stigmatizzato il luogo in cui il tutto è avvenuto, ovvero in mezzo ai turisti, e soprattutto il fatto che hanno impedito eventuali interventi di salvataggio”.

Da qui la dura presa di posizione, con la richiesta di pene severe: «Auspico una dura condanna, che preveda anche l’interruzione di pubblico servizio. Quindi chiediamo un Daspo, che però consideri non solo l’allontanamento da Jesolo, ma da tutte le spiagge della costa veneziana. Da parte nostra ci costituiremo parte civile, con richiesta danni, per il grave danno d’immagine provocato alla nostra città. Questi sono dei criminali e come tali vanno trattati». Infine, il presidente Cattai ha concluso ringraziando il pronto intervento delle forze dell’ordine: «Ringraziamo le forze dell’ordine per il loro tempestivo intervento, che tra l’altro ha evitato che la situazione peggiorasse ulteriormente e che ha permesso di identificare subito alcuni di loro. Si tratta certamente di un episodio, ma è la dimostrazione di come non vada mai abbassata la guardia e che la nostra realtà, come tutte quelle della nostra costa che fanno tutte grandi numeri in fatto di presenze, meritino sempre una grande attenzione da parte di chi si occupa di sicurezza».

 

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