Violenza sessuale e tentata estorsione: in manette un pensionato (insospettabile)

29 Mag 2019 11:31 - di Girolamo Fragalà

Violenza sessuale, circonvenzione di incapace, tentata estorsione e sostituzione di persona. Questi i capi d’imputazione contestati, dal Gip del tribunale di Reggio Calabria, a M.D. insospettabile pensionato di 56 anni ed ex dipendente pubblico, dopo che due donne avevano sporto denuncia nei suoi confronti. Sposato e padre di due figli, l’adescatore sfruttava le opportunità offerte da internet attraverso siti dedicati agli incontri e social network , convinto di poter mantenere l’anonimato creandosi una falsa identità. In questo modo aveva conosciuto online le potenziali vittime con le quali, dopo lusinghe e false informazioni sulla propria vita ed attività lavorativa, aveva instaurato relazioni nella vita reale, convincendole ad incontrarlo di persona e intrattenendo poi rapporti sessuali, approfittando della fragilità emotiva e della debolezza caratteriale indotta anche da stati patologici.

Le due donne reagiscono al pensionato

Le due donne, tuttavia, dopo essere cadute nella rete, hanno trovato la forza di reagire denunciando di aver corrisposto al loro adulatore somme di denaro richieste con varie scuse e, in un caso, di avere ricevuto una vera e propria richiesta estorsiva, consistente nella minaccia di divulgare il video del loro rapporto sessuale se non avesse ricevuto la somma di denaro richiesta. L’intento di rimanere sconosciuto celandosi sotto la falsa identità e le false informazioni dichiarate online, è stato vanificato dagli accertamenti svolti dalla Polizia Postale di Reggio Calabria, che in breve tempo è risalita al reale autore dell’adescamento.

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