Torino, assolti 5 No Tav. Il giudice: reazione ad atto arbitrario della polizia (video)
Cinque attivisti No Tav, accusati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni e oltraggio, sono stati assolti dal Tribunale di Torino perché, spiegano i legali, è stato riconosciuto nel loro comportamento la reazione ad atto arbitrario di pubblico ufficiale. La “non punibilità” è stata riconosciuta a uno dei cinque No Tav, per gli altri 4 è, invece, arrivata l’assoluzione.
I fatti risalgono al 3 ottobre 2015 quando si verificarono tensioni tra forze dell’ordine, che erano a protezione del cantiere di Chiomonte, e alcuni militanti No Tav che non erano stati fatti accedere al cantiere al seguito di 5 europarlamentari che avevano chiesto e ottenuto di accedere all’area.
I cinque europarlamentari si presentarono, assieme ad una cinquantina di No Tav, di fronte al cantiere chiedendo di accedere.
Inizialmente gli agenti bloccarono l’accesso del gruppo prima di un ponte ma, dopo una trattativa, venne permesso solo ad uno dei parlamentari e ad alcuni No Tav che lo accompagnavano di accedere al cantiere.
Tuttavia, poco dopo, scoppiarono gli scontri fra i No Tav e le forze dell’ordine.
Secondo gli avvocati difensori dei No Tav, che hanno presentato al Tribunale una serie di filmati, in alcuni casi le forze dell’ordine avrebbero travalicato i limiti delle loro attribuzioni, scalciando e utilizzando gli scudi in dotazione in modo inappropriato. Una tesi riconosciuta dal Tribunale di Torino.
«Sono soddisfatta – commenta all’Adnkronos il legale di uno dei militanti No Tav, Valentina Colletta, specializzata nella difesa dei No Tav – da una decina di anni nei processi relativi a conflitto sociale e in particolare in quelli che coinvolgono militanti No Tav chiedo che sia riconosciuto l’atto arbitrario commesso dalle forze dell’ordine poste a protezione del cantiere e per la prima volta il Tribunale lo ha riconosciuto».