Ora s’inventano il Pride dei docenti in difesa della prof sospesa a Palermo

19 Mag 2019 18:39 - di Eugenio Battisti

Diventa un caso politico destinato a ingrossarsi  la sospensione della professoressa Rosa Maria Dell’Aria, docente di un istituto tecnico di Palermo, per non aver adeguatamente vigilato sulle attività degli studenti che in un progetto in classe, in occasione del Giorno della Memoria, hanno paragonato alle leggi razziali il decreto sicurezza di Salvini.

Salvini incontrerà la docente sospesa

Se il vicepremier leghista getta acqua sul fuoco e, insieme al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, è pronto a incontrare la professoressa d’italiano dell’Istituto tecnico Vittorio Emanuele III di Palermo, Luigi Di Maio, la sinistra anti-salviniana e i sindacati della scuola lanciano la crociata a favore della prof vittima della censura al grido di “Difendiamo la scuola della Costituzione”. Un tam tam di iniziative (a partire dalla mobilitazione “Siamo tutti Rosa Maria Dell’Aria) culminate nel lancio di un Teacher Pride. Dopo la raccolta di firme per far tornare subito tra i banchi l’insegnarte, arriva l’iniziativa partita dai docenti del Liceo Anco Marzio di Ostia, che, “indignati per l’ingiustizia subita dalla professoressa Dell’Aria”, che metterebbe a rischio “il rispetto dei diritti costituzionalmente sanciti di libertà di pensiero, parola e insegnamento”, hanno promosso unla mobilitazione per martedì 21 maggio con l’hastag #iononSorveglioSveglio.Alle ore 11 di martedì  ogni insegnante, studente, cittadino che voglia riaffermare la libertà di pensiero e di insegnamento, dovunque si trovi, interromperà le proprie attività, si metterà in piedi e leggerà di seguito gli articoli 21 e 33 della Costituzione italiana. Laddove possibile la lettura solenne sarà fatta in gruppo”, si legge nella nota degli organizzatori.

La crociata 5 Stelle a difesa della prof

Il Teacher Pride è solo l’ultima iniziativa per chiedere l’immediato ritorno a scuola dell’insegnante, diventata la nuova eroina del fronte anti-salviniano. Nei giorni scorsi il caso è stato oggetto di interrogazioni grilline e denunce sdegnate del Pd. Il sit-in davanti alla prefettura di Palermo organizzato dalle segreterie di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda e Snals della Sicilia è stato applaudito da senatori e senatrici 5Stelle in commissioni Cultura che hanno parlato di un gesto” encomiabile che suscita orgoglio e speranza”. Il presidente della Camera, Roberto Fico, in una lettera pubblica ha ringraziato la professoressa di Palermo “per come è riuscita a fare il suo lavoro, permettendo ai suoi studenti di avere la libertà di elaborare, ragionare e riflettere. Di avere libertà di esprimersi”. Non si è fatto sfuggire la ghiotta occasione neppure il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: “Fatemi capire. In Italia CasaPound deve essere libera di dire e fare quello che vuole. Mentre un’insegnante deve essere sospesa per le opinioni di un suo studente che critica Salvini e le leggi varate dal governo Lega-5Stelle. Ma siamo pazzi?”.

Commenti

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  • valerie 20 Maggio 2019

    Una piccola correzione necessaria all’hashtag: io non sorveglio, plagio!