La figlia viene espulsa da scuola, la madre si avventa sulla vicepreside e la manda al pronto soccorso
La figlia è stata espulsa per 15 giorni e la madre non l’ha presa bene, facendo irruzione a Lodi nella scuola professionale Einaudi e aggredendo la vicepreside ritenendola responsabile del provvedimento disciplinare. L’aggressione è avvenuta giovedì mattina: la vittima, una professoressa di 63 anni, si è vista scagliare addosso le sedie e altri oggetti che erano sulla scrivania da parte della madre infuriata. la donna, non contenta, ha anche dato un pugno alla professoressa tirandole i capelli. Per calmarla sono intervenuti i bidelli e altri professori. L’alunna sospesa per “comportamenti non idonei” è una pluriripetente. La vicepreside è stata portata al Pronto soccorso.
Il preside Francesco Terracina, su cui grava la responsabilità diversi istituti, spiega al Giorno: «La nostra è una scuola pubblica – e il personale quando ha visto arrivare la signora l’ha lasciata regolarmente passare. È la madre di una nostra alunna che per l’ennesima volta era stata sospesa. Evidentemente, lei non era d’accordo con la decisione – aggiunge il dirigente – e una volta arrivata nell’ufficio della professoressa l’ha colpita. Tra l’altro la collega non fa neppure parte del consiglio di classe, quindi non ha alcuna responsabilità nel provvedimento disciplinare che è stato deciso”.
“Arresto immediato per questa ‘madre’ violenta, massima solidarietà agli insegnanti che devono subire l’imbecillità di qualche alunno e, purtroppo, anche di qualche genitore”, ha commentato Matteo Salvini a proposito dell’aggressione di Lodi, mentre per Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia ed ex ministro dell’Istruzione, l’episodio dimostra che l’introduzione dell’educazione civica a scuola è quanto mai attuale e necessaria.