Ilva di Taranto, bottigliate e sassate dal corteo ambientalista contro gli agenti
Volano bottigliate e sassate contro gli agenti al corteo degli ambientalisti che sfilano in mille davanti all’ex-Ilva presidiata dalle forze dell’ordine.
Un’azione disapprovata da alcuni dei mille partecipanti alla marcia di protesta di fronte all’Ilva organizzata da cittadini e movimenti.
Ma secondo altri manifestanti, «la provocazione è quella del governo che viene a Taranto con 5 ministri e pensa di prenderci in giro. Basta, si raccontano bugie. Non ci fidiamo dei ministri», tagliano corto alcuni dimostranti.
Tutto è avvenuto quando il corteo ambientalista è passato di fronte all’Ilva: alcuni dei circa mille manifestanti hanno iniziato a lanciare sassi e bottiglie di vetro vuote contro i poliziotti che stavano presidiando la zona senza, però, colpirli.
«Questa – ha urlato al megafono uno dei promotori – è una città che risponde, che non molla di fronte a tutto e a tutti. Devono capire che l’impianto va chiuso».
«La maledetta politica – ha aggiunto l’organizzatore della manifestazione davanti all’Ilva – la mantiene accesa a dispetto delle leggi dello stato italiano».
Gli interventi dei portavoce delle associazioni si sono alternati davanti allo stabilimento.
Un attivista ha minacciato che «oggi non è neanche l’inizio di quello che vogliamo fare. Solo bloccando la produzione avremo soddisfazione. Con l’iniziativa di oggi richiamiamo l’attenzione. Dobbiamo essere in tanti. E’ ora che si programmi anche una settimana di manifestazioni come abbiamo fatto agli inizi degli anni Ottanta contro le centrali nucleari». Se questo è il buongiorno, per i poliziotti non si mette bene.